I sapori mediterranei riassunti in un primo piatto dal gusto semplice quanto speciale
Petto di anatra all’arancia
Non una difficoltosa anatra intera, ma il suo tenero petto servito in una deliziosa e leggera salsa all’arancia per inaugurare le feste
A cura di
Patrizia Forlin
Difficoltà
media
Quantità per
4 persone
Tempo
30 min.
No
Lattosio
No
Glutine
Ingredienti
- Petti d’anatra 2
- Arance 2
- Liquore Grand Marnier 1 bicchierino
- Zucchero di canna 2 cucchiai
- Burro chiarificato 60 g
- Burro 40 g
Preparazione
- Incidete con un piccolo coltello il petto di anatra dal lato della pelle a formare dei rombi.
- Con l’aiuto di un pelapatate sbucciate le arance facendo attenzione a non rimuovere la parte bianca, l’albedo, sbollentatele in acqua bollente per 30 secondi, freddatele e tagliateli alla julienne o piccoli filetti, conservate a parte.
- Spremete le arance e tenete il succo a parte.
- In una padella sautè o casseruolino mettete il burro chiarificato, riponete sul fuoco e fate scaldare, adagiate il petto di anatra dal lato della pelle dopo averlo già condito con poco sale.
- Coprite e fate cuocere dolcemente fin quando la pelle risulterà dorata e croccante, capovolgete e fate cuocere dal lato della carne fino a farlo rosolare, la carne dovrà essere al sangue.
- Appena rosolato, togliete il petto di anatra e scolate il grasso di cottura, rimettete sul fuoco con il burro fresco, lo zucchero, il succo di arancia e le striscioline, fate cuocere fin quando l’arancia sarà ridotta e il fondo inizierà a caramellare, spostate dal fuoco, bagnate con il liquore all’arancia, rimettete sul fuoco e fate fiammeggiare, fate ribollire fino ad ottenere una salsa leggermente densa. Al momento del servizio, adagiate il petto di anatra in padella dal lato della carne, lasciate insaporire e servitelo scaloppato con un velo di salsa sul fondo.
- Facoltativamente decorate con spicchi di arancia a vivo e/o poca scorza tritata finemente al momento.
Photo via Stockfood
Scritto da Patrizia Forlin
Vice direttore editoriale di PRODIGUS è laureata in lettere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e specializzatasi con il master in “Cultura del cibo”,
Patrizia Forlin frequenta anche numerosi corsi culinari di specializzazione e consegue il diploma professionale di sommelier AIS. Nel 2006 con Chef Fabio Campoli fonda “Il Circolo dei Buongustai” un progetto che rappresenterà uno straordinariostrumento di promozione fondato sui valori dell’etica della condivisione e della conoscenza. In seguito, la sua ormai conclamata attitudine per la cucina la vede ospite di noti programmi televisivi RAI quali “Uno Mattina”, “In famiglia”, “Sabato e Domenica Estate”, “Geo & Geo”, dove presenta prodotti e piatti tipici del suo territorio.
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