Alghe amiche dell’intestino

Una ricerca californiana svela le proprietà di un’alga come ottimo integratore alimentare per la salute dell’apparato gastrointestinale

Alghe amiche dell’intestino

Si chiama Chlamydomonas reinhardtii ed è un organismo verde unicellulare. In parole più semplici, un’alga. Una varietà utilizzata in passato per gli studi sulla produzione di biocarburanti: un tempo, infatti, se ne ignoravano le sue proprietà salutari, ovvero soprattutto i benefici che è in grado di garantire all’apparato gastrointestinale.

A quanto pare l’alga verde sarebbe un ottimo integratore alimentare, ricca com’è di vitamine, proteine, carboidrati, antiossidanti e fibre. La scoperta va attribuita ai ricercatori dell’Università californiana di San Diego, secondo i quali l’alga in questione è utile come coadiuvante nella cura di alcune patologie dell’apparato gastrointestinale, o meglio di alcuni disturbi legati a determinate affezioni dell’intestino. Nella casistica rientrerebbero alcuni effetti della sindrome del colon irritabile, come la diarrea, la presenza di aria nelle anse intestinali e il gonfiore addominale. 

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista The Journal of Functional Foods. Come ha dichiarato Stephen Mayfield, il principale autore della ricerca, “questi risultati sono importanti poiché mostrano un chiaro beneficio che l’alga è in grado di offrire a chi avverte i sintomi del colon irritabile”. Per anni il team di Mayfield aveva cercato questa conferma, studiando l’organismo vegetale, sia ai fini degli impieghi in nutraceutica (una parola che unisce l’ambito della nutrizione a quello della farmacia), sia per il suo uso eventuale nella produzione di propellenti naturali. 

Il progetto che ha condotto a questi brillanti risultati ha coinvolto una nutrita equipe di scienziati e una startup di San Diego, la quale ha rivolto la sua attenzione alle potenzialità del vegetale, nell’ambito della salute umana. 

I primi studi condotti sui topi hanno dimostrato che il consumo di Chlamydomonas reinhardtii ha ridotto in maniera significativa il tasso di perdita di peso negli individui con colite acuta. Sulla base di queste risultanze, i ricercatori hanno, in una seconda fase del progetto, provato a verificare se gli effetti positivi dell’alga fossero riscontrabili anche nell’uomo. Le sperimentazioni sono state portate avanti grazie al contributo fondamentale di persone che hanno deciso di offrirsi quali volontari, nel testare il vegetale. Persone con e senza sintomi legati a disturbi o malattie dell’intestino. 

Appurato che le alghe funzionano, la ricerca dovrà proseguire, anche per stabilire quali siano i processi che il consumo del vegetale innesca, in base a quali meccanismi le alghe siano utili ad attenuare i disturbi intestinali citati. Oltretutto, come già scritto, questa varietà di alghe si è dimostrata ottima anche nel fornire all’organismo elementi fondamentali, come le vitamine. Sarebbe interessante capire in che modo e in quali proporzioni vadano consumate, perché la loro efficacia sia reale. Lo scopriremo se e quando saranno messe in commercio. 


Fonte: Science Daily

Scritto da Redazione ProDiGus

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