Un’alternativa originale per la buona tavola: scopriamo le buone proprietà e che sapore ha la carne di struzzo
Accanto all’igiene dentale, esistono alimenti che possono aiutarci a prevenire o alleviare alcune problematiche della cavità orale
La utilizziamo per parlare, per mangiare, bere e accogliere gli altri con un caldo sorriso: oggi vogliamo soffermarci sulla bocca e sull’importanza di mantenerla in buona salute, dai denti alle gengive.
Scontata quanto indispensabile è la premessa di sottolineare anzitutto l’importanza di una buona igiene orale, garantita dall’utilizzo non solo dello spazzolino da denti ma anche del filo interdentale. Lavarsi i denti in modo puntuale e corretto (ovvero almeno per 60 secondi, spazzolando con cura le pareti esterne ed interne) è fondamentale per rimuovere la placca batterica, prima causa del comune problema della carie.
La carie è un processo distruttivo che colpisce in una fase iniziale lo smalto, e con il passare del tempo attacca i tessuti duri del dente sempre in maggiore profondità. E' una patologia molto diffusa (si stima che colpisca circa il 90% della popolazione mondiale almeno una volta nella vita).
La carie può essere causata da altri fattori concomitanti ad una cattiva (o errata) igiene orale, come il fumo ma soprattutto l’alimentazione, che influenza il pH della saliva (che deve mantenersi alcalino per contrastare l’ambiente naturalmente acido della cavità orale) e che incentiva l’insorgenza di carie soprattutto in caso di un’elevata assunzione di cibi (soprattutto quelli “appiccicosi”, come caramelle, topping e snack dolci) e bevande contenenti zuccheri semplici. Questi sono infatti i prediletti dai batteri che popolano naturalmente la bocca, in particolare dai lattobacilli, che se ne “nutrono” producendo sostanze acide che disequilibrano il PH della bocca e favoriscono l’inizio dell’erosione dello smalto dentario.
Ideale è lavarsi i denti non subito dopo il pasto, ma dopo circa una mezz’ora: infatti, nei primi 30 minuti nella bocca ci sono degli enzimi che rendono il pH della bocca acido, e questo va ad indebolire lo smalto dentale. Passando energicamente le setole dello spazzolino in un ambiente acido con questi batteri in azione, si può intaccare più facilmente lo smalto dentale. Dunque, la prima regola dovrebbe essere quella di terminare il pasto con cibi non zuccherini (dunque, né frutta né dolci!) e attendere un po' prima di lavarsi i denti.
Contro la carie esistono tuttavia anche degli alimenti amici: anzitutto il cacao, rigorosamente amaro (dunque non inteso come cioccolatini e tavolette contenenti alte quantità di zucchero), che contiene preziose sostanze antibatteriche in grado di ridurre la formazione della placca e della carie. Anche i mirtilli sono degli ottimi antiplacca, così come ottimo per bilanciare il pH della bocca è lo yogurt (sempre a basso contenuto zuccherino). Tra gli ortaggi, soprattutto i funghi e la cicoria contengono sostanze protettive per i denti, e occorre non dimenticare che concorreranno al loro benessere anche l’assunzione di alimenti ricchi di calcio e fluoro, sali minerali importantissimi per la densità scheletrica. Il fluoro inoltre rinforza lo smalto: scegliere un dentifricio che lo contiene (preferibilmente nella dose di 1100 ppm) sarà un aiuto in più. Ricordiamo inoltre che gli alimenti contenenti polialcoli, ovvero i dolcificanti acalorici, aiutano a prevenire la carie (ma occhio a non abusarne troppo per altri motivi: leggi qui).
Proseguendo, hanno la loro importanza anche gli alimenti che apportano vitamina D: funghi, latte e derivati, uova, pesce azzurro e olio di fegato di merluzzo sono un validissimo aiuto nei processi di mineralizzazione, per questo sono utili anche per rinforzare i denti. La vitamina D ci aiuta ad avere uno smalto più duro e resistente. Inoltre, i cibi contenenti questa vitamina non solo riducono le infiammazioni orali, ma favoriscono la produzione di saliva, fluido ricco di enzimi protettivi della salute di denti e gengive.
Infatti, accanto ai denti, è importante imparare a prenderci cura anche di tutta l’impalcatura che sorregge la nostra dentatura, affinché siano sempre sane e non infiammate. Il primo campanello dall’allarme è il sanguinamento spontaneo delle gengive, soprattutto mentre ci si lava i denti, ma ci sono individui che trovano addirittura del sangue sul proprio cuscino al risveglio. Inoltre le gengive possono dare fastidi dovuti al loro rigonfiamento o a pruriti. Si stima che siano almeno 23 milioni gli italiani che soffrono di gengivite (dati Gsk Consumer Healthcare): questa, se non curata, può evolvere in parodontite, patologia che può portare alla perdita del dente e che oggi riguarda il 10-14% degli italiani.
La salute delle gengive spesso riflette quella dei denti: quasi tutti i tipi di gengivite sono infatti indotti dalla placca. Non a caso, la gengivite non colpisce possibili zone prive di denti. L’irritazione dovuta all’accumulo di placca infiamma e approfondisce il solco (chiamato crevicolo) che collega il dente alla gengiva, dando luogo a tasche gengivali in cui proliferano i batteri responsabili di gengiviti e carie radicolari. Ma anche in questo caso, insieme alla corretta e frequente igiene orale (sia in ambiente domestico che professionale – effettuando la pulizia dentale profonda ogni 6 mesi), l’alimentazione può essere di grande aiuto.
Per proteggere le gengive è bene prediligere cibi ricchi in vitamina C, perché è antiossidante, antibatterica, aumenta le difese naturali ed è indispensabile per la formazione del collagene e del tessuto connettivo gengivale, quindi aiuta a rimarginare i piccoli danni. Di vitamina C sono ricchi gli agrumi, in particolare arance e pompelmi, ma anche i kiwi e gli ortaggi freschi e non cotti, quindi consumati crudi (la vitamina C è termolabile, ovvero “si disintegra” con l’azione del calore). Una buona idea è quella di sgranocchiare ortaggi crudi ricchi di vitamina C a fine pasto: anche la loro consistenza e la lunga masticazione aiuterà per un’ottima e insospettabilmente valida autodetersione della bocca.
Gli omega 3 contenuti in pesci azzurri, frutta secca e semi saranno invece importanti per la loro azione che contrasta la produzione di citochine, sostanze che favoriscono l’infiammazione e che sono attivate, per esempio, dall’assunzione di grassi animali saturi (è sconsigliata l’assunzione di carni rosse conservate e fortemente salate) e zuccheri semplici. E per concludere, non sottovalutiamo il legame tra benessere della bocca e fibre contenute in frutta, verdura e legumi di stagione: la cavità orale rappresenta infatti l’ingresso dell’intero apparato gastrointestinale, rispecchiandone spesso l’intera salute. L’assunzione di tanti vegetali, cereali integrali e legumi garantirà, grazie all’apporto di fibre e probiotici naturali, la proliferazione di una flora batterica buona per tutto l’apparato, rafforzando di riflesso anche il sistema immunitario e favorendo l’eliminazione delle sostanze tossiche dall’organismo.
Scritto da Sara Albano
Laureata in Scienze Gastronomiche , raggiunta la maggiore età sceglie di seguire il cuore trasferendosi a Parma (dopo aver frequentato il liceo linguistico internazionale), conseguendo in seguito alla laurea magistrale un master in Marketing e Management per l’Enogastronomia a Roma e frequentando infine il percorso per pasticceri professionisti presso la Boscolo Etoile Academy a Tuscania. Dopo questa esperienza ha subito inizio il suo lavoro all’interno della variegata realtà di Campoli Azioni Gastronomiche Srl, , dove riesce ad esprimere la propria passione per il mondo dell'enogastronomia e della cultura alimentare in diversi modi, occupandosi di project management in ambito di promozione, eventi e consulenza per la ristorazione a 360°, oltre ad essere referente della comunicazione on e offline di Fabio Campoli e parte del team editoriale della scuola di cucina online Club Academy e della rivista mensile Facile Con Gusto.

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