Dai diplomi ai nuovi sommelier dell’olio al riconoscimento di 147 eccellenze olivicole di qualità
Gli algoritmi fanno il loro ingresso in cucina, e sotto forma di app, programmi e robot promettono di aiutare nella soddisfazione del cliente
I robot entrano in cucina! Non si tratta più soltanto del nome di quegli aggeggi sminuzza verdure o delle più sofisticate macchine utili per impastare, miscelare e addirittura cuocere. Quando si pronuncia la parola “robot” al giorno d’oggi si deve pensare all’intelligenza artificiale, a super aiutanti di cuochi, chef e camerieri che entrano nei ristoranti e nelle pizzerie come nuovi tecnologici assistenti per aiutare a soddisfare al massimo le aspettative dei clienti.
Guai però ad immaginare figure che possano sostituire gli esseri umani: i robot serviranno piuttosto a migliorare il loro lavoro, con conseguenze più che positive sui menu. Esiste per esempio una macchina in grado di verificare, nei fast food, che la pizza sia come il cliente la desidera. I clienti non ricevono più pizze sbagliate e questo fa guadagnare tempo e serenità ai dipendenti del locale. La nuova frontiera dell’assicurazione di qualità!
In alcuni bistrot (anche italiani) i ristoratori hanno “assunto” camerieri robot. Nel frattempo, i colleghi in carne e ossa hanno conservato il loro posto di lavoro, perché le macchine non sono certo in grado di gestire la sala. Soprattutto non possono garantire la relazione di fiducia che si crea con il cliente abituale.
Prendono tuttavia le comande e girano per i tavoli, sbrigando i lavori più pesanti. In questo modo alleggeriscono i colleghi umani e creano anche un clima di divertita curiosità all’interno del locale, soprattutto se ai tavoli siedono anche dei bambini. Con i robot con taccuino e grembiule al seguito, il divertimento dei più piccoli, ma anche degli adulti, è assicurato.
Le attività che queste macchine possono svolgere in ambito gastronomico e nelle strutture alberghiere sono davvero tante: ne esiste persino una che è programmata per preparare le omelette.
Si tratta di robot che solitamente vengono posizionati nelle sale ricevimento delle strutture ricettive, al momento della colazione, e non solo. Chi desidera mangiare un’omelette, sceglie attraverso un’apposita interfaccia tecnologica, gli ingredienti e ordina, con un clic. La macchina si mette al lavoro e in men che non si dica, il piatto è pronto.
Buono sicuramente ma non sarà stato preparato con l’amore e la passione che solo uno chef riesce ad esprimere. Tuttavia, se sono utili ad alleggerire il lavoro degli umani senza sottrarglielo, i robot, sicuramente precisi e discreti, saranno i benvenuti.
Fonte: Impactscool Magazine
Scritto da Redazione ProDiGus
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