Bao alla conquista dei palati

Una nuova promessa dello street food che proviene dalla tradizione cinese e potrebbe far concorrenza al moderno “re hamburger”

Bao alla conquista dei palati

A Milano è già diventato famosissimo: si chiama bao ed è la nuova tendenza dello street food internazionale. Paragonato all’hamburger, proprio perché di facile consumo, in realtà non ha alcun legame con il must americano della cucina veloce e non sempre di qualità. Il bao, infatti, sarebbe una preparazione più salutare e avrebbe tutte le caratteristiche per imporsi nel panorama del cibo da consumare in strada e non solo.

Si tratta di un panino farcito cotto al vapore, arriva dalla Cina ed è preparato tradizionalmente con un ripieno a base di carni di maiale, anatra e pollo, con l’aggiunta delle verdure. Componenti che vengono tritate, a costituire il ripieno. Somiglia al mantou, altro pane cinese cotto al vapore e, considerate le modalità di cottura e gli ingredienti utilizzati per prepararlo, può davvero essere un’alternativa ai classici hamburger e hot dog.

A guardarlo, in realtà, non sembrerebbe cotto, e la consistenza può destare qualche perplessità anche al palato. Si presenta infatti chiaro, liscio e un tantino gommoso. Ma chi ne ha già fatto una nuova icona dello street food, giura che una volta superata la diffidenza iniziale, l’incontro con questo fagottino orientale può regalare ai buongustai delle belle sorprese.

Per realizzare questa piccola bomboniera di pasta, i cinesi utilizzano la farina bianca, lo zucchero, il lievito di birra, l’acqua o il latte, l’olio e il sale. Il segreto è probabilmente nella lavorazione dell’impasto, oltre che nella cottura al vapore. Inoltre, i cuochi abituati a preparare i bao, assicurano che le spezie aggiunte al ripieno riescano a conferire al panino un sapore ancora più buono.

Il vapore poi fa il resto, in 15 minuti di cottura. I primi a realizzarlo sono stati i cinesi del nord, in seguito questo cibo si è diffuso in tutta l’Asia. Bao in Giappone diventa nikuman, ma c’è chi lo chiama baozi o gua bao. Il primo a metterne uno a cuocere sul vapore sarebbe stato, secondo le fonti, non uno chef, ma un politico, un ministro per l’esattezza, durante il periodo dei Tre Regni in Cina. Siamo quindi in un momento della storia molto lontano nel tempo, tra il 220 e il 280 dopo Cristo. Non altrettanto lontano, invece, è l’anno in cui il bao ha fatto la sua comparsa nei locali occidentali.

Sarebbe stato uno chef cinese a preparare i primi bao in formato di "panini" a New York, nel 2004, e ad inserirli nel ricco menu del suo ristorante. Se si vuole assaggiare un bao in Italia, la città giusta per farlo è Milano, che vanta quasi una decina di posti dove è possibile ordinarlo. Chissà, forse anche a Roma o in altre città italiane qualche locale ha già arricchito il proprio menu con questo sfizioso panino.   


Fonte: Grazia

Scritto da Redazione ProDiGus

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