Gli edulcoranti artificiali a basso contenuto calorico manderebbero in tilt batteri intestinali e regolazione del glucosio
Un recente rapporto registra un incremento del consumo delle birre frutto della storia tramandatasi nei monasteri belgi e olandesi
Successo continuo e costante per le birre d’Abbazia. Sono prodotti che nascono nei monasteri belgi e olandesi, i quali concedono alle case produttrici apposite licenze. In origine la birra d’Abbazia era un regalo che veniva fatto agli agricoltori dei villaggi, una sorta di premio per il lavoro svolto nei campi, durante il raccolto.
Da tempo questo tipo di birra è ampiamente nel circuito commerciale e fa registrare un incremento del 15% a volume.
Questo risultato è riportato da un’analisi di mercato resa pubblica in occasione della ripresa, da parte dell’Abbazia di Grimbergen, in Belgio, delle attività legate alla popolare bevanda. Il suo birrificio interno, modesto nelle proporzioni, si candida a produrre 10 mila ettolitri l’anno. Si tratterebbe di bottiglie in edizione limitata, da mettere sul mercato non prima di settembre 2020.
In questa regione del Belgio, nei pressi di Bruxelles, l’Abbazia vanta una tradizione brassicola di quasi novecento anni, durante i quali ha attraversato i più diversi eventi della storia, comprese tre guerre. Si deve proprio a questo luogo, parte della produzione di un colosso del settore, con sede in Danimarca.
In Italia, le birre d’Abbazia hanno sviluppato, nella grande distribuzione organizzata, 55 mila ettolitri nel 2018; sono presenti sul mercato con una distribuzione dell’83% e registrano un picco del 90% nel Nord Ovest. Occupano, al momento, il 6% del totale delle birre speciali.
A preferirle sono soprattutto i giovani e le donne, per il loro gusto fruttato. Rispetto ad altre bevande birricole, quella cosiddetta d’Abbazia si presenta corposa ed è ottenuta con l’impiego, nelle fasi di lavorazione, di lieviti ad alta fermentazione.
Sono bevande da non confondersi con le birre trappiste, se non altro per il rigido disciplinare che caratterizza queste ultime. Le trappiste sono infatti il frutto di un processo produttivo che si svolge interamente tra le mura di un’abbazia e i ricavi sono in genere reimpiegati dalla comunità monastica, nelle attività della stessa, oppure vengono donati in beneficienza. Le trappiste sono pochissime, si producono solo in Belgio, Olanda, Austria e Massachusetts, da qualche anno c’è un microbirrificio anche in Italia.
La birra di Grimbergen sarà realizzata seguendo le antiche ricette dei manoscritti conservati nella biblioteca dell’Abbazia fondata da Norberto di Xantes, nel 1128. Nuova proposta, antica sapienza.
Fonte: ANSA
Scritto da Redazione ProDiGus
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