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Erba aromatica dalle foglie vellutate che racchiudono proprietà benefiche: scopriamo tutto sulla salvia
La salvia è un’erba officinale molto conosciuta che si presta ai più svariati utilizzi. Il nome stesso della pianta deriva dalla parola “salvezza” e questo fa già comprendere i benefici che essa arreca a chi la consuma con una certa regolarità.
Originaria del territorio europeo, è ormai coltivata in tutti gli orti. Il suo nome scientifico è Salvia officinalis, ed appartiene alla famiglia delle Labiate.Si presenta come un arbusto cespuglioso sempreverde che può raggiungere l’altezza massima di circa 80 cm. Allo stato selvatico la si può trovare nella zona centromeridionale del nostro paese: la salvia spontanea può vivere anche per 15 anni, mentre quella coltivata non supera i 5-7 anni.Le foglie di salvia si raccolgono quando sono ben sviluppate, nel periodo compreso tra aprile e luglio.
Per quanto riguarda le cime fiorite invece, vanno colte da maggio ad agosto facendo bene attenzione a tagliarle almeno 10cm al di sotto dei fiori. Le foglie da essiccare vanno raccolte prima del periodo della fioritura. Al fine di mantenerne il più possibile il caratteristico profumo, vanno sottoposte ad una lenta essiccazione, per poi essere conservate in un barattolo a chiusura ermetica, al riparo dalla luce.
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche, tanto che i Galliritenevano che la avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente da “deterrente” contro febbre e tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici. I romani la consideravano una pianta sacra, tanto che esisteva un vero e proprio rito per la raccolta, che spettava a pochi eletti. Questi dovevano addirittura indossare un abbigliamento particolare. I cinesi, invece, ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la longevità: nel XVII secolo, un cesto di foglie di salvia era scambiata dai mercanti olandesi con tre ceste di tè. Nella medicina tradizionale cinese si utilizza ancora oggi la salvia per curare l’insonnia, la depressione, le afflizioni gastrointestinali, le malattie mentali, i disturbi mestruali.
Le proprietà medicinali attribuite alla salvia, in epoca antica, la rendevano molto diffusa e coltivata negli orti; ma anche oggi è ancora utilizzatissima per le sue doti depurative, battericide, rilassanti, nonché per la caratteristica di essere un toccasana per la salute di tutte le mucose. Sia la pianta fresca che la tintura madre sono utili per regolare il ciclo mestruale, cicatrizzare le ferite, favorire il sonno ed eliminare funghi o batteri(la sua forza antisettica è efficace in caso di virus, batteri, funghi grazie alla presenza dell'olio essenziale e degli acidi fenolici come la salvina).
Inoltre, l’assunzione di salvia è in grado di limitare le manifestazioni di sudoree per depurare il fegato e contribuire all'eliminazione di tossine in eccesso all'interno dell'organismo. Le foglie aiutano ad avere un alito fresco: strofinandole sui denti i denti saranno più bianchi e puliti. In caso di laringiti e faringiti è utile preparare un decotto con le sue cime fiorite, (ne basteranno 5gr per una tazza d’acqua).
La salvia è stata usata sin dai tempi più antichi anche per la cura dei capelli, è da poco scoperto che la pianta contiene un composto utile nel trattamento della loro perdita, il beta-sitosterolo: l’olio essenziale diluito si rende così utile al massaggio benefico del cuoio capelluto. La salvia in forma di olio essenziale stimolerebbe anche la funzione cerebrale, migliorando concentrazione e memoria. Oltre a ridurre i disturbi cognitivi come l’Alzheimer e la demenza, l’olio influirebbe anche su memoria e umore. L’uso della salvia è sconsigliato a chi soffre di pressione bassa e disturbi nervosi.
In cucina la salvia si presta soprattutto al consumo fresco, in quanto essiccata perde inevitabilmente una parte dei suoi aromi (che anzi si modificano anche) e non si presta al congelamento. La salvia è fondamentale nella ricetta dei saltimbocca alla romana, si presta a insaporire salse e sughi sia al pomodoro (nonchè i ragù) che in bianco, nonché che nelle cotture al vino riservate sia a carni che a pesci. Le foglie di salvia di buone dimensioni saranno ottime anche da gustare fritte in pastella, ricordando sempre di sciacquarle sotto l'acqua corrente e asciugarle bene prima dell'utilizzo. Potrete conservarle in frigorifero per alcune ore avvolgendole dopo lavate e asciugate in carta assorbente da cucina.
Photo via Pixabay
Scritto da Luciano Albano
Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Bari nel 1978, ha svolto servizio come dirigente del servizio miglioramenti fondiari della Regione Puglia presso l’Ispettorato Agrario della città di Taranto. Appassionato di oli e vini, ha conseguito il diploma di sommelier A.I.S. e quello di assaggiatore ufficiale di olio per la sua regione.
Specializzato in Irrigazione e Drenaggio dei terreni agricoli presso il C.I.H.E.A.M. di Bari (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Mediterraneennes)" . Iscritto all'Ordine dei Dottori Agronomi della Provincia di Taranto. Iscritto nell'Albo dei C.T.U. del Tribunale Civile di Taranto

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