Le evoluzioni del consumatore di vino del nuovo millennio
Intervista a Maria Giovanna Galafassi, ideatrice del blog
“Da quando nel 2005 a mio marito è stata diagnosticata la celiachia, in casa mia, quando ci si ritrova, si mangia tutti quanti senza glutine, familiari e amici”. E’ con questa bellissima affermazione che Maria Giovanna Galafassi ha iniziato la nostra intervista, volta ad approfondire meglio il suo contributo al mondo delle ricette sul web. Una frase che riassume un messaggio fondamentale, quello della cucina come atto d’amore, volto a soddisfare i bisogni delle persone a noi care.
Tali bisogni, fra l’altro, diventano sempre più frequentemente legati anche ad allergie ed intolleranze, che vanno ad influire sul nostro stesso “mondo culinario” personale rendendolo più esclusivo, spesso con non poche difficoltà.
Ma se esiste un messaggio positivo nei nuovi sistemi di trasmissione delle informazioni, sempre più rapidi e capillari, è quello della condivisione: quante volte, soprattutto per affrontare il divieto di utilizzo di alcuni ingredienti in cucina, ci è capitato di cercare ricette alternative sul web?
La verità è che sperimentare ricette richiede sempre tempo e tentativi, ed ancor più in alcuni casi particolari, come quelle senza glutine. Maria Giovanna è ideatrice e curatrice del blog “Stella Senza Glutine”, attraverso il quale fornisce a tutti gli utenti preziose informazioni e ricette rigorosamente provate e “sglutinate” (così come piace a lei stessa definirle).
Sono trascorsi ormai diversi anni da quando ha iniziato a dedicarsi con impegno all’elaborazione di ricette senza glutine. Ma da cosa è scaturita questa idea? Da una passione o da una necessità?
Inizialmente si è trattato esclusivamente di una necessità, nata da un’esigenza familiare, ovvero il fornire nuove e valide alternative alimentari a mio marito, da quando tredici anni fa gli è stata diagnosticata la celiachia. I prodotti senza glutine che acquistavo già pronti, soprattutto i prodotti da forno, non erano per niente soddisfacenti. Per non parlare dei dolci, troppo spesso stucchevoli e burrosi, che rappresentano tra l’altro un differente “attentato” per la salute. Ma la verità è che a mio marito mancavano tanto i sapori delle pietanze tradizionali del nostro territorio (quello mantovano, ndr), dai tortelli di zucca alla torta sbrisolona. Quindi mi sono detta: perché non rimboccarmi le maniche in cucina?
Come descriverebbe le sue prime esperienze con la cucina senza glutine? Ci incuriosisce soprattutto l’approccio ai prodotti lievitati, spesso così difficili da “tenere in piedi”!
Non nego che i primi tentativi siano stati un letterale disastro! Soprattutto con alcuni prodotti come il pane, sempre presente sulla nostra tavola: le mie prime versioni non somigliavano neanche lontanamente alla versione originale, e avevano un retrogusto ed una consistenza che il palato difficilmente avrebbe accettato per lungo tempo.
Dalle tante prove in cucina…alla divulgazione sul web: quali sono state (e quali sono tutt’ora) le soddisfazioni scaturite da questa idea?
Le soddisfazioni scaturite dal mio blog sono così tante che neppure le avrei mai immaginate. L’aspetto per me più importante, è la consapevolezza di poter essere d’aiuto a tante altre persone che vivono le stesse problematiche nell’alimentazione quotidiana. Mi gratificano tanto anche i consensi di coloro che si nutrono di glutine, ma hanno comunque voluto provare le mie ricette, dall’antipasto al dolce e pane compreso.
Quale consiglio darebbe a chi, per motivi di salute, si approccia per la prima volta alla cucina gluten-free?
L’aspetto fondamentale nell’affrontare questa problematica sta nell’approccio: come mi piace dire a tutti (e soprattutto ai giovani), è importante non deprimersi o spaventarsi, e iniziare a prestare molta più attenzione ad ingredienti e contaminazioni. Se al primo tentativo si fallisce, bisognerà riprovare con fiducia: parola di chi è partita da zero, spesso riuscendo ad ottenere piatti belli da vedere, inizialmente non così buoni da mangiare, ma con il tempo collaudati a dovere. Questo anche grazie alla vasta disponibilità in commercio di farine senza glutine, di cui esistono sempre più tipologie, dalle proprietà tecnologiche sempre più efficaci anche nelle cucine casalinghe.
Ci regala uno spunto per una ricetta senza glutine veloce e semplice da preparare, alla portata di tutti?
Una delle più facili e veloci da preparare è quella della piadina senza glutine. All’interno del mio blog se ne possono trovare tante interpretazioni, ma ecco quella che preparo più spesso. Impasto 520g di farina senza glutine insieme a 10g di bicarbonato, 200ml di acqua e 100ml di latte (andranno benissimo anche bevande vegetali o tutta acqua, per chi ha problemi con i latticini). Infine, aggiungo anche 25g di olio extravergine d’oliva, e personalmente evito il sale. Una volta ottenuto un composto liscio e omogeneo, consiglio di farlo riposare in frigorifero avvolto in pellicola per alimenti (può durare anche per alcuni giorni), ricordandosi di tirarlo fuori 15-20 minuti prima di utilizzarlo. Le piadine cotte al momento sono un ottimo sostituto del pane, più leggere perché senza lievito. Spalmate con crema di nocciole o miele sono molto gradite come merenda per i bambini, farcite con bresaola e rucola possono sostituire un pranzo; mentre arrotolate con robiola e salmone affumicato, e poi tagliate a trancetti, si trasformano anche in un apprezzatissimo finger food.
PER APPROFONDIRE: https://stellasenzaglutine.com/
Scritto da Redazione ProDiGus
Il nostro staff in costante elaborazione e ricerca di informazioni utili e attendibili nel mondo del food&beverage
0 Commenti