Nutrigenomica & nutrigenetica

Alla scoperta delle nuove frontiere della scienza dell’alimentazione, attraverso lo studio del nostro DNA in relazione ai cibi assunti

Nutrigenomica & nutrigenetica

Trovare risposte scientifiche alle domande che ci poniamo rispetto a ricerche, studi e teorie che legano alimentazione, salute e benessere è fondamentale per non cadere nella trappola delle mode, delle fake news o dell’approssimazione scientifica stessa.

In questo panorama articolato, vogliamo puntare l’attenzione sulla nutrigenomica e la nutrigenetica, discipline complementari che grazie ai progressi della biologia molecolare hanno prodotto una vera rivoluzione nel campo delle scienze mediche dedicate alla nutrizione e all’alimentazione.

La nutrigenomica, disciplina relativamente recente nel panorama delle scienze della nutrizione, mette in correlazione dieta e genetica, dimostrando che ciò che mangiamo influenza il DNA e la nostra salute (persino nei nascituri). Quello che studia è il rapporto fra il genoma e la dieta (intesa ovviamente come regime alimentare) e come i vari nutrienti che assumiamo interagiscono con il nostro genoma, come influiscono sul metabolismo e di conseguenza sul nostro stato di salute o malattia.
La nutrigenetica è sostanzialmente l’altra faccia della medaglia, studia infatti il modo in cui ognuno di noi – con il proprio unico e personale DNA – reagisce alle varie molecole presenti nei diversi cibi di cui ci nutriamo.

Queste due discipline rappresentano la novità sul fronte della scienza dell’alimentazione degli ultimi 15 anni e aprono prospettive interessanti ad approfondimenti ulteriori sia in termini strettamente medici che in fatto di proiezioni sulle generazioni future. Alla conferenza mondiale The future of science del 2014, la genetista Katia Petroni dell’Università statale di Milano ha lanciato l’allarme circa le ripercussioni che la malnutrizione avrà sulle generazioni future influenzando e modificando il DNA dell’individuo.

La biologia molecolare ci ricorda che da una parte c’è il genotipo, cioè le informazioni contenute nel DNA del singolo individuo, dall’altra il fenotipo cioè l’insieme delle interazioni attive e passive tra lo stile di vita, la nutrizione, le abitudini, lo stress e l’ambiente che determinano le caratteristiche personali e proprie di ciascuno.

Sebbene, infatti, il patrimonio genetico di ogni persona sia immodificabile, l’ambiente circostante non è inerme ma condiziona e modula la cosiddetta espressione genica: in altre parole l’ambiente in cui viviamo interagisce con i nostri geni e dalla natura di questa interazione dipendono molti aspetti della nostra vita e della nostra salute. Ecco perché i nutrienti che assumiamo con l’alimentazione, l’attività fisica, l’inquinamento, i farmaci fungono da interruttori per i nostri geni, attivandoli o spegnendoli e determinando per esempio l’invecchiamento o il manifestarsi di alcune patologie.

Al tempo stesso la variabilità genetica individuale fa sì che quegli stessi nutrienti possono essere assimilati, metabolizzati, accumulati ed escreti in modo diverso: questo significa che ogni individuo risponde alle molecole introdotte e agli stili alimentari e di vita a modo proprio.

Un altro elemento molto interessante prodotto dagli studi sulla nutrigenomica è l’evidenza scientifica di come e quanto l’alimentazione influisca a lungo termine sulla prevenzione delle malattie croniche, agendo direttamente sui meccanismi che le determinano: lo stress ossidativo e l’infiammazione.

Tra gli obiettivi di queste due nuove discipline c’è proprio quello di migliorare lo stato di salue e benessere nel rispetto dell’unicità di ciascun individuo, affiancando ad una educazione e prevenzione mirata al singolo eventuali terapie altrettanto mirate e individuali.

Anche nel settore della nutrizione, come in quello della medicina più in generale, ci si muove nella direzione della personalizzazione consapevole cui ciascuno, nella sua unicità, risponde diversamente. Anche il cibo è e diventa un fattore al tempo stesso ambientale e individuale, capace di determinare e modificare il nostro stato di benessere e salute.

Nella pratica, con la nutrigenetica è possibile sviluppare una nutrizione sempre più personalizzata, uno stile dietetico basato sulla conoscenza dei fabbisogni nutrizionali e del genotipo che può contribuire concretamente a prevenire, migliorare e curare patologie croniche e prevenire o ritardare l’insorgenza delle patologie alimentazione-correlate (nutrizione personalizzata).

E’ il nostro genoma dunque che ci suggerisce la strada da seguire per bilanciare nel modo migliore i componenti della nostra alimentazione e tutelare la nostra salute e il nostro benessere psico-fisico.

 

Scritto da Viviana Di Salvo

Laureata in lettere con indirizzo storico geografico, affina la sua passione per il territorio e la cultura attraverso l’esperienza come autrice televisiva (Rai e TV2000). Successivamente “prestata” anche al settore della tutela e promozione della salute (collabora con il Ministero della Salute dal 2013), coltiva la passione per la cultura gastronomica, le tradizioni e il buon cibo con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificità antropologiche e ambientali.

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