Cos’è l’etichetta narrante?

Nasce un nuovo sistema per rendere le informazioni sugli alimenti più accessibili alle persone che soffrono di disabilità visive

Cos’è l’etichetta narrante?

Quanto può essere arduo fare la spesa autonomamente per un non vedente e in generale per tutti coloro che soffrono di anche parziali disabilità visive? Di certo non un semplice gesto quotidiano, ma una vera fatica, a volte quasi impossibile da affrontare. Per riconoscere meglio i prodotti, consultarne l’etichetta, la data di scadenza e informarsi sulla presenza di eventuali allergeni, i ricercatori del centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del Crea (in collaborazione con l’Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Cosenza e la start up Sisspre Srl) stanno sperimentando una speciale etichetta… narrante

La notizia è stata lanciata nel corso di un webinar organizzato dallo stesso Crea: l’obiettivo è quello di rendere più accessibili le informazioni sugli alimenti sfruttando da un lato il linguaggio braille, dall’altro lo smartphone. Oggi accade (raramente) di vedere confezioni che riportano solo la scadenza in rilievo in braille, in quanto non sarebbe possibile tradurre nello specifico linguaggio nato per coloro che soffrono di cecità le infinite informazioni e claim presenti in etichetta, per chiare ragioni di spazio. Inoltre questa non rappresenterebbe nemmeno la miglior soluzione, dal momento che non tutti coloro che soffrono di disabilità visive conoscono il braille. 

La risposta sarebbe ancora una volta nella tecnologia: inquadrando un QR code con la fotocamera dello smartphone, è possibile venire indirizzati automaticamente ad un sito che contiene un database di tutte le diciture riportate sul prodotto in formato audio, quindi letteralmente narrate, riproducibili al momento con un semplice tocco dello schermo. 

Un’ottima soluzione per chi soffre di problemi di vista, ma non ancora purtroppo per i non vedenti, dal momento che resta il problema di come far trovare loro il QR Code da inquadrare sulla confezione. Questa mancanza tuttavia potrebbe risolversi con il riportare una scritta in rilievo in braille vicino al QR code, o stampare lo stesso intero codice in rilievo sulla confezione. 

Le sperimentazioni del progetto “etichetta narrante” sono partite da bottiglie di olio extravergine d’oliva. Nel corso delle prove, si è anche pensato di inserire video, testi e foto oltre all’audio, affinché il sistema diventi utile anche per le persone normovedenti, consentendo loro di approfondire le scelte quando si trovano davanti agli scaffali del supermercato. 


Fonte: https://ilfattoalimentare.it/etichetta-narrante-disabilita-visiva.html

Scritto da Redazione ProDiGus

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