A tavola con garbo

Perché anche mangiare è una questione di savoir faire! Ecco le regole più basilari da ricordare per rispettare il galateo

A tavola con garbo

Quante volte, invitati a un pranzo, ci saremo chiesti in cuor nostro se abbiamo commesso degli errori nel comportamento durante il pasto? Certamente tante, in quanto la maggioranza (si spera) di noi è stato educato a comportarsi bene e non infastidire gli altri con il proprio atteggiamento, per cui l’intima domanda nasce spesso spontaneamente.

Le regole di buon comportamento non sono importanti solo nel corso di pranzi di lavoro o in compagnia di sconosciuti, ma anche in situazioni nelle quali ad affiancarci sono i familiari, come nelle feste tra fine e inizio anno: questo perché fare bella figura è una regola universale che vale ovunque ci si trovi e con qualunque compagnia.

Per questo vi proponiamo una breve carrellata di poche ma indispensabili regole di comportamento durante un convito, in modo da evitare situazioni incresciose. Si tratta soprattutto di una lista di comportamenti da non applicare, dal cui contrario scaturisce ciò che invece è ammesso fare quando si è seduti a tavola.

Inizio pranzo

Innanzitutto, mai accomodarsi a tavola prima che la padrona di casa abbia dato il segnale, e questo a prescindere dall’indicazione del proprio posto da parte dell’ospite direttamente o mediante un segnaposto. Una volta seduti occorrerà stare ben composti e dritti sulla sedia. Evitate inoltre di appoggiare i gomiti sul tavolo, ma al massimo appoggiate sul tavolo un tratto dell’avambraccio, continuando a tenere le braccia adese al corpo per non infastidire i commensali vicini. Ciò varrà anche durante tutto il resto del pasto.

Il tovagliolo

Il tovagliolo deve essere poggiato in grembo, ben spiegato, senza metterlo sul tavolo. Non pulitevi gli angoli le labbra con la punta del tovagliolo: è di cattivo gusto, per cui meglio usare tutto il tovagliolo.

Arrivano le pietanze

Evitate di aggredire la pietanza appena serviti, calda o fredda che sia, ma aspettate un segnale da parte di chi vi ospita. Assolutamente vietato dal galateo è esordire con il classico “buon appetito”: a tempo debito e senza esagerare, farete i complimenti alla padrona di casa. Ricordate inoltre che mentre si mangia la testa non va abbassata eccessivamente nel piatto, ma è la posata che dovrà muoversi con garbo e alzarsi verso la bocca. I risucchi sono proibiti, così come i rumori della masticazione.

Inoltre, mentre mangiate evitate di disquisire, e masticate a bocca chiusa, tralasciando smorfie di commento alla pietanza e rinviando il bere a quando avrete deglutito e ripulito le labbra. Se vi viene offerta una minestra molto calda, evitate di soffiare sul piatto, piuttosto raffreddatela con lenti movimenti della posata. Se possibile, non chiedete il bis, o comunque non servitevi per più di due volte della stessa pietanza.

Il pane

Nella maggior parte dei casi sarà servito già affettato, ma se così non fosse ci saranno certamente piccoli panini a disposizione, per cui il coltello non andrà usato. Provvederete a rompere il pane con le mani, ma ci raccomandiamo senza sbriciolarlo e senza giocare con le molliche.

Regimi speciali e diete

Se siete a dieta o dovete seguire un regime alimentare particolare, accettate lo stesso le pietanze anche se vi limiterete soltanto all’assaggio. Evitate di farvi preparare piatti a parte.

Bevande a tutto pasto

Quanto al bere, il vino o l’acqua dovrebbero sempre essere sorseggiati, e non bevuti tutto d’un fiato. Il vino può essere rifiutato con un semplice cenno della mano.

Le posate                                                                                             

Le posate vanno impugnate con garbo e senza gesticolare tenendole in mano; quando non servono più, perché avete finito la vostra pietanza, non sbattetele nel piatto con rumore, ma raccoglietele nel piatto in posizione perpendicolare al vostro corpo (mai a croce o a V). Tra un boccone e l’altro, se dovete posare coltello e forchetta metteteli sul piatto a forma di V, con il vertice allargato e in direzione del centro tavola, con le impugnature che fuoriescono appena dal bordo piatto.

Un discorso particolare va fatto per il cucchiaio: il buongusto vuole che non si usi mai per arrotolare gli spaghetti. Se si mangiano pietanze in piatti fondi o similari, al termine appoggiate il cucchiaio sul fondo, appena inclinato e con il manico a destra.

Se state usando delle tazze da brodo, il cucchiaio andrà invece appoggiato nel piatto sottostante, e non nella tazza. Il discorso vale anche per il cucchiaino del caffè, del gelato, del tè. Il coltello invece serve per esclusivamente per tagliare, per cui non dovrà mai essere portato alla bocca.

Corpi estranei nelle pietanze

Capita di dover liberare la bocca da spine, nervetti, ossicini e quant’altro: preferite farlo con due dita, voltandovi con rapidità e munendovi di tanta discrezione. I noccioli della frutta e delle olive vanno con garbo fatti passare dalla bocca al pugno chiuso e depositati nel piatto. In presenza di frutta cotta, i noccioli si posizionano nel cucchiaino.

E allora a tutti… buona convivenza a tavola (pur non dimenticando che ciascuna cultura ha la sua buona creanza!)

Note bibliografiche

  • AA.VV., Il manuale del sommelier, AIS
  • L. Biondi   Ospitare con gusto    De Agostini
  • S. Masci   Il galateo a Tavola
  • R. Bellinzaghi  Come comportarsi in ogni occasione   Ed. Demetra

Photo made in AI

Scritto da Luciano Albano

Laureatosi nel 1978 con lode in Scienze Agrarie, presso l'Università di Bari, si è specializzato nel 1980 in "Irrigazione e Drenaggio dei terreni agricoli" presso il C.I.H.E.A.M. (Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici del Mediterraneo) di Valenzano (Bari), ha conseguito nello stesso anno anche l'abilitazione alla professione di Agronomo. Fino al 1/3/2018 ha lavorato alla Regione Puglia nell'Ufficio Territoriale di Taranto, quale Responsabile della P.O. "Strutture Agricole". Appassionato di olio e vino ha conseguito il Diploma di Sommelier AIS nel 2005 e ottenuto nel 2008 l'Attestato di Partecipazione alle Sedute di Assaggio ai fini dell'iscrizione nell'Elenco Nazionale di Tecnici ed Esperti degli oli di oliva extravergini e vergini. Fino al 2018 è stato iscritto all'Albo Provinciale dei Dottori Agronomi e Forestali e come CTU presso il Tribunale di Taranto. Ama il food & beverage e ne approfondisce i vari aspetti tecnici, alimentari e storici

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