Secondo il gastronomo francese Grimod de la Reynière, che amava assaporare ogni momento a tavola ed insegnare agli altri come farlo
Nel 1959 Neruda metteva in poesia amore e pane: riscopriamo insieme il testo per celebrare San Valentino da Promotori di Gusto
Sonetto XIII
La luce che dai tuoi piedi sale alla tua capigliatura,
la turgidezza che avvolge la tua forma delicata,
non è di madreperla marina, mai d’argento freddo:
sei di pane, di pane amato dal fuoco.
La farina innalzò con te il suo granaio
e crebbe incrementata dall’età felice,
quando i cereali duplicarono il tuo petto
il mio amore era il carbone che lavorava nella terra.
Oh, pane la tua fronte, pane le tue gambe, pane la tua bocca,
pane che divoro e nasce con luce ogni mattina,
beneamata, bandiera delle panetterie,
il fuoco ti diede una lezione di sangue,
dalla farina apprendesti a esser sacra,
e dal pane l’idioma e l’aroma.
Pablo Neruda
(tratto da Cento sonetti d'amore, a cura di G. Bellini, Passigli Editore 2000)
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