Chi ne è stato l’inventore e su quali principi si basa questo metodo di conservazione dei cibi?
Occorre conoscerle per evitarle: scopriamo cosa sono le contaminazioni crociate tra gli alimenti in cucina e come gestire il rischio
Siete sicuri di sapere davvero come muoverci in cucina, non solo nell’eseguire una ricetta ma anche nel “rispettare i confini” tra gli ingredienti? Ebbene sì, non si può metterli tutti insieme senza rischiare che la loro “combinazione” diventi contaminazione.
Lo spiega bene un video della serie “100 secondi” dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie, che suggerisce anche come fare per evitarle (potrete guardarlo al termine del testo di questo articolo). Pur trattandosi di uno dei rischi più sottovalutati in cucina, la possibilità che microrganismi patogeni o tossine e allergeni si trasferiscano da un alimento all’altro, in modo diretto e indiretto, è in realtà un pericolo reale. Il primo caso (contaminazioni crociate dirette) si verifica quando i cibi entrano in contatto fisico tra di loro, mentre nel secondo caso (contaminazioni crociate indirette) possono essere proprio le nostre mani o gli attrezzi da cucina a fungere dacomodo mezzo di trasporto per i batteri da un alimento all'altro.
Nel video dell’Istituto entrambe le possibilità sono ben rappresentate e i consigli da seguire, per evitare le contaminazioni crociate e di conseguenza anche di incorrere in diverse intossicazioni e tossinfezioni di origine alimentare, riguardano proprio il modo in cui ci muoviamo in cucina. Il primo suggerimento riguarda le mani: lavarle prima, durante e dopo la preparazione dei pasti dovrebbe essere la prima regola di base. Se abbiamo manipolato cibi crudi, dovremmo stare attenti a non toccare subito dopo alimenti cotti, almeno non prima di aver insaponato e ben risciacquato le mani.
La stessa indicazione vale anche per gli utensili e le superfici che usiamo tra una lavorazione e l’altra. Mai utilizzare gli stessi piatti e contenitori, gli stessi taglieri o le stesse posate per ingredienti crudi e per quelli che abbiamo già cotto. Attenzione anche al momento del lavaggio di verdure ricche di terriccio, carni e pesci nel lavandino, gesto che può, attraverso gli schizzi d’acqua, contaminare le superfici sulle quali stiamo preparando qualcos’altro (l’insalata, per esempio).
I cibi crudi inoltre vanno riposti nel frigorifero, possibilmente nella parte bassa, sempre in contenitori chiusi, ben lavati all’esterno e che non gocciolino. Quelli cotti invece saranno conservati in altri recipienti ermetici, e possibilmente in altri ripiani del frigorifero. Cliccate qui per leggere il nostro articolo dedicato al suo uso più consapevole.
Per i più curiosi di approfondire i modi di gestire al meglio le contaminazioni crociate in cucina, ecco il video dell'Istittuo Zooprofilattico delle Venezie:
Fonte: Il fatto alimentare
Scritto da Redazione ProDiGus
Il nostro staff in costante elaborazione e ricerca di informazioni utili e attendibili nel mondo del food&beverage

0 Commenti