Le urine non mentono

Dall’analisi delle urine scaturisce una nuova frontiera, quella della “nutrizione di precisione”, in grado di fornire strategie alimentari mirate

Le urine non mentono

Negli ultimi decenni la medicina sta lentamente abbandonando un approccio impersonale e la tendenza ad identificare il paziente semplicemente con la sua patologia per lasciare spazio a nuove pratiche, più umane ed efficaci, che rientrano sotto la dicitura di medicina di precisione. Questa nuova prospettiva riconosce ad ogni singolo paziente la propria unicità. Questo permette di personalizzare il più possibile prevenzione, diagnosi e cure. Unicità della persona, fattori ambientali e stile di vita contribuiscono infatti a fornire un quadro clinico del paziente articolato e complesso ma unico.

In quest’ottica di integrazione delle informazioni rientra, di diritto, anche il fattore alimentazione e il regime dietetico seguito da ogni singolo individuo, per poter individuare e diagnosticare patologie e valutare cure ed eventuali correttivi. In sintesi, potremmo dire che la medicina di precisione si propone di trovare la terapia giusta per il paziente giusto al momento giusto.

Nell’ambito di questa nuova tendenza della medicina, un gruppo di ricercatori anglo-statunitensi (dell'Imperial College di Londra, in collaborazione con quelli della Northwestern University, dell'Università dell'Illinois e della Murdoch University) ha condotto uno studio su larga scala (che ha coinvolto 1848 individui) effettuando misurazioni dei metaboliti contenuti nelle urine. L’obiettivo della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Nature Food, era dimostrare che è possibile misurare lo stato di salute dietetica di ogni singolo individuo analizzando proprio i metaboliti presenti nelle urine.

Analisi rapide che consentono di valutare se il regime dietetico di un individuo è consono al suo fabbisogno. I 46 metaboliti analizzati (prodotti dall’organismo durante la digestione) infatti risultano correlati all’assunzione di particolari categorie di alimenti quali carni rosse o bianche, agrumi, alcool, fruttosio e glucosio, vitamina C. Altri metaboliti (come il sodio e il formiato) invece sono risultati collegati a particolari stati di salute quali l’obesità e l’ipertensione.

Secondo il team, lo studio consentirà di sviluppare una tecnologia rapida ed efficace, relativamente a basso costo e non invasiva, per sviluppare consigli e strategie mirate al benessere e alla salute di ogni singolo individuo, realizzando una vera nutrizione di precisione.


Fonte: ANSA

Scritto da Viviana Di Salvo

Laureata in lettere con indirizzo storico geografico, affina la sua passione per il territorio e la cultura attraverso l’esperienza come autrice televisiva (Rai e TV2000). Successivamente “prestata” anche al settore della tutela e promozione della salute (collabora con il Ministero della Salute dal 2013), coltiva la passione per la cultura gastronomica, le tradizioni e il buon cibo con un occhio sempre attento al territorio e alle sue specificità antropologiche e ambientali.

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