Supercibo…o superfavola?
In Italia +18% dopo i problemi del 2017, secondo le stime dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari
Actinidia deliciosa: è questo il nome della pianta da cui deriva il frutto del kiwi, che già dal nome svela il suo sapore tanto acidulo quanto gustoso e rinfrescante, che spesso entra a far parte di crostate, macedonie e centrifughe di frutta. C’è chi ama più la varietà a polpa verdee chi invece quella gold, ma la buona notizia è che le prospettive di sviluppo della produzione italiana mostrano sempre maggiori segni di miglioramento.
Dopo aver sofferto di una campagna decisamente negativa nel 2017, a quanto stimato l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, quest’anno la produzione è aumentata di circa il18%.
I picchi di crescita si registrano principalmente in Lazio e Veneto, e si denota anche un incremento delle coltivazioni di kiwi a polpa gialla.
La produzione totale del 2018 andrà a sfiorare le 435mila tonnellate, che sono comunque globalmente meno rispetto ai dati del decennio passato, a causa di numerosi problemi verificatisi nei campi, dalla batteriosi, alla moria e la cimice asiatica, senza tralasciare le difficoltà dovute ai cambiamenti climatici.
Tuttavia, si auspica che il miglioramento produttivo del 2018 si rifletta positivamente anche sull’export, anche se bisogna sempre più fare i conti con il prodotto proveniente dalla Grecia, che immette sempre più kiwi sul mercato europeo lasciando minore spazio per altri player.
Fonte: foodweb.it
Scritto da Redazione ProDiGus
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