Oyster gin

A Londra una catena specializzata in frutti di mare lancia il gin ricavato dai gusci delle ostriche, nel nome dell’antispreco

Oyster gin

Quanti scarti derivano dalla lavorazione dei frutti di mare! Avete mai pensato a quanti gusci vuoti possa accumulare un ristorante specializzato nel servizio di questi prodotti, dalle cozze alle vongole, dalle capesante alle ostriche? Probabilmente è proprio da questa evidenza che a Londra la catena di ristoranti The Wright Brothers ha scelto di tentare una nuova impresa, ovvero quella di produrre l’amato gin locale a partire proprio dai gusci delle ostriche.

C’è da dire che naturalmente si tratta di un prodotto ottenuto non esclusivamente dalle valve dei molluschi più pregiati, ma dall’unione di questi insieme ad altri ingredienti base per la produzione del celebre liquore. Ma si tratta comunque di un ottimo espediente sostenibile per dare una seconda vita ad un prodotto di scarto. Vengono utilizzate in particolare le conchiglie delle ostriche Carlingford, lasciate macerare a freddo in alcol con altri aromatizzanti come alghe, ginepro e limone, e poi distillate.

Nato dalla collaborazione con The Ginstitute, il nome pensato per questa nuova creazione è Half Shell Gin, e (neanche a dirlo) sembrerebbe davvero l’alcolico perfetto per accompagnare pietanze a base di molluschi, grazie alle sue note minerali notevoli e ad una certa sapidità, che si accompagna ad un finale che ricorda il profumo del pepe rosa.

Ma non solo: per gustare al meglio l’Half Shell Gin, i suoi inventori consigliano di provarlo anche in un classico Martini cocktail. Non resta che aspettare il prossimo viaggio a Londra per provarlo e acquistarlo, ma non si esclude che il successo del liquore potrebbe presto renderlo disponibile anche attraverso le piattaforme di e-commerce online.

Scritto da Redazione ProDiGus

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