Chocolat

Una storia d’amore e di riscatto, che si muove intorno ai “poteri” del cioccolato

Chocolat

C'era una volta, un piccolo e silenzioso villaggio nella campagna francese; gli abitanti credevano nella “Tranquillité”, la tranquillità. Un luogo immobile, nel buono e nel cattivo tempo, nella fame e nelle feste, in qualsiasi situazione gli abitanti si mantenevano saldi alla loro tradizione.

Finché un giorno d'inverno, non soffiò un irrequieto vento del Nord...".

Chocolat è il film dichiarazione d'amore al cioccolato, l’alimento che più di altri ha la capacità di donare gioia a chi ne mangia. Preannunciate dall' irrequieto vento dell'incipit, giungono nel paesino di “Lasquenet sur Tannes”, due sconosciute: Vianne Rocher (Juliette Binoche) e la sua bambina, Anouk.

Vianne appena trasferita in città decide d’aprire una cioccolateria in pieno periodo di Quaresima, inconsapevole della rigida vita cittadina, scandita dalla messa domenicale, dai sermoni del giovane padre Henry, in un lento rituale di paese, il cui manovratore nemmeno più di tanto occulto, Paul de Reynaud (Alfred Molina), Sindaco e custode della morale della tranquilité cittadina.

La cioccolateria ben presto, grazie alle golosità proposte, diverrà famosa in città, scatenando la fantasia dei suoi cittadini e mandando su tutte le furie il primo cittadino, intento da sempre nel mantenere un ordine e una disciplina monacale, sconvolta, a suo dire, dall’attività di Viannes ormai definitamente segnata quale luogo di tentazione.

Assidue frequentatrici della cioccolateria ed entrambe molto insofferenti alle restrizioni morali della vita di Lasquenet, sono la signora Amande Voizin (Judy Dench), l'anziana e acida padrona di casa di Viannes, e Jhosephine Muscat, purtroppo vittima delle violenze familiari di un marito ubriacone.

Attraverso la frequentazione del locale, le due donne cercano di affrancarsi dalle oppressioni quotidiane, Josephine dalle angherie del marito, Amande dai continui litigi con la figlia Caroline (segretaria segretamente innamorata del sindaco de Reynaud nonché sua più grande sostenitrice).

Il tempo passa nel piccolo paese della Francia e man mano i cittadini, ispirati dalla dolcezza, diventano sempre più insofferenti alle regole imposte dal de Reynaud, che furioso, ingaggia una vera e propria crociata contro la cioccolateria e la sua proprietaria.

Il sindaco le proverà tutte, aizzerà la popolazione contro Viannes, tenterà di riabilitare Serge, il violento marito di Josephine. La popolazione però continuerà imperterrita a frequentare la cioccolateria; in primis la vecchia Amande che, nonstante il suo diabete, passerà quotidianamente dal negozio per rimpinzarsi di cioccolato.

Lentamente nella guerra tra de Reynaud e Viannes si insedierà un nuovo problema; una comunità di nomadi, con a capo l'affascinante Roux alias Jhonny Depp, infatti si stanzierà sulle rive del Tannes a poca distanza da Lasquenet, creando nei paesani uno scatto di ritrovata moralità. I cittadini dunque, aizzati dal sindaco con "il boigottaggio dell'immoralità", in un primo momento non accetteranno la convivenza con gli zingari, chiudendo al loro passaggio le botteghe e negando loro finanche l'acqua. 

Ed è in questo momento che il film ripartirà per poi avviarsi alla conclusione, che non vi anticipo, ma il chiarimento, quasi muto, tra il sindaco de Reynaud (ricoperto di cioccolato) e Viannes, merita che il film sia visto fino alla fine.

Fulcro centrale di questa favola moderna è il cioccolato, che è dappertutto, protagonista indiscusso di ogni scena della pellicola, e dove visivamente non compare, sembra quasi di sentirne il profumo! Tra le sceme più belle, tante quelle che provocano l'acquolina in bocca, in particolare fanno sognare quelle in cui Viannes è impegnata nel temperaggio del cioccolato al suono di una colonna sonora unica nel suo genere.

Quel fluido scuro, scioglievole, lavorato su piani di marmo, induce in tentazione lo spettatore più insensibile. Chi non sognerebbe d’essere invitato alla cena per il compleanno di Amande, con quei fiumi di cioccolata che arrivano a coprire ogni ben di dio! Pere, formaggi e addirittura cacciagione, immerse! Il mio sogno!

Il cioccolato non è solo puro artificio estetico, bensì un invito a godere della vita! Una lussuria in grado di liberare una cittadina incrostata dal perbenismo radicale.

Una lotta all’oscurantismo, rappresentata con tante scene anche divertenti, con i cittadini intenti a nascondere peccati di gola o che rumorosamente scartano cioccolatini durante la messa.

E se non bastasse questo, centrale, oltre che attuale, il tema dell’integrazione. E’ sempre Viannes nella sua cioccolateria ad essere epicentro dell’altro. Sarà lei infatti ad aprire il suo negozio alla comunità nomade isolata ed odiata dal resto della città.

Questo film è un piccolo gioiello, reso unico dai toni leggeri, quasi da favola moderna. Anche se la fotografia non è delle migliori, la sceneggiatura è, invece, impagabile per i dialoghi ricchi di spirito ed allo stesso tempo profondi

Magica l' interpretazione della Binoche, come anche quella Judy Dench, che pur interpretando un ruolo secondario, tratteggia un personaggio indimenticabile, Che dire di Jhonny Depp, compare poco ma il ruolo dell'affascinante nomade lo ricopre alla perfezione. Menzione speciale per Alfred Molina che interpreta il Conte de Reynaud, un attore assolutamente eccezionale!

Che altro dire? Non vi resta che guardarlo e se vi viene voglia di cioccolato, lasciatevi andare, come i cittadini di Lasquenet!

Ha due passioni: la cucina ed il cinema.

La prima, quella per il cibo, di qualità, viene da lontano, quando da bambina trascorreva ore a guardare la nonna ai fornelli. Era "la regina della genovese", piatto della tradizione culinaria partenopea, il suo preferito, anche se alla fine era bravissima in tutto, cucinava come un chef…anzi, come la sua “chef personale”.

La buona cucina man mano è diventata per lei una passione imprescindibile, forse più un vizio, un piccolo momento personale di pace e serenità. E poi c'è proprio il cinema, che vive al limite di una "malattia”, tra dvd, libri e riviste specializzate che saturano l'aria e la luce della sua casa, e costituiscono ben più della cornice di un’autentica passione. 

0 Commenti

Lasciaci un Commento

Per scrivere un commento è necessario autenticarsi.

 Accedi

Altri articoli