Una passione che non conosce stagioni: scopriamo le differenze tra baccalà e stoccafisso (e come non lasciarsi ingannare nell'acquisto)
Un’azienda dove riso fa rima con Sardegna, e la dedizione tramandata in famiglia si traduce in prodotti dalla qualità italiana autentica
E’ il cereale più consumato al mondo, digeribile, versatile in cucina, naturalmente privo di glutine e amato ad ogni età. Stiamo parlando del riso, una “coltura” che è una vera “cultura”, non solo nelle terre asiatiche d’origine della pianta ma anche altrove, dove le tradizioni gastronomiche ad esso legate si moltiplicano, così come le nuove varietà.
Eravate a conoscenza, ad esempio, che il riso Venere è al 100% italiano, così come anche il riso rosso integrale? E’ da tempo immemore, infatti, che la coltivazione e il consumo del riso sono ben radicati nella nostra cultura. Le risaie si sono da sempre dimostrate utili nell’azione di bonifica dei terreni paludosi, che diventavano anche più fertili, grazie alla crescita rigogliosa di queste piante che necessitano di tanta acqua per arrivare a donare i loro preziosi chicchi.
E se la storia del riso in Italia, accanto allo studio e alla ricerca su di esso, nascono in Piemonte (in particolare, com’è risaputo, nel territorio vercellese), la nascita del Regno di Sardegna (1720-1861) non poté che cogliere al meglio l’occasione di espandere le produzioni dal settentrione all’isola, che ben si prestava con le sue caratteristiche climatiche e quelle fisiche dei terreni alla produzione del riso. Proprio per suggellare un rapporto di collaborazione in atto da secoli, nel 1978 nasce la Sa.Pi.Se (Sardo-Piemontese Sementi), una cooperativa agricola formata da un gruppo di risicoltori sardi e piemontesi impegnati nella produzione di sementi di riso certificate di qualità.
Non poteva che farne parte anche Angelo Mario Ferrari (co-fondatore della Sa.Pi.Se) che ha sempre creduto nella possibilità di espandere la cultura italiana del riso e di garantire produzioni di alta qualità, per ottenere un prodotto genuino come una volta. La sua azienda iFerrari nacque quando, dopo aver lavorato con il padre Giovanni, agricoltore bresciano arrivato in Sardegna per coltivare la terra, decise di mettersi in proprio acquistando la tenuta agricola di Pinna Manna, sita nella nella Piana di Oristano, dove i terreni sono affacciati sul Golfo e si districano tra rivi acquosi, dando vita ad un ambiente particolarmente vocato alla risicoltura. «È tutto merito del clima mite, del sole e del maestrale che spazza le risaie e aiuta a tenere le piante pulite, riducendo le malattie» spiega Angelo Mario, produttore pluripremiato di risi da seme certificato.
Ancora oggi l’azienda iFerrari è fiera di collaborare con la Cooperativa Sardo Piemontese Sementi per perseguire l’obiettivo di investire su sementi selezionate per massimizzare il concetto di qualità del proprio riso, che si affiancano alla fierezza di portare avanti produzioni a ridotto impatto ambientale, a “produzione integrata” certificata e che utilizzano il 100% di energia rinnovabile.
Insieme ai figli Giovanni (responsabile della produzione), Daniela (responsabile della parte contabile), Marinella (responsabile della parte amministrativa), e Carlo (responsabile del settore commerciale), da circa 10 anni l’azienda di Angelo Mario Ferrari commercializza risi di alta qualità: «Abbiamo scelto di puntare per il momento sulle varietà più importanti del settore. – sottolinea Carlo Ferrari – Il riso Venere ed Ermes sono stati brevettati dalla nostra cooperativa, nel centro di ricerca Sa.pi.se. a Vercelli. Il Venere è il primo riso nero in Italia, talmente conosciuto da esser diventato sinonimo di riso nero, ricco di antociani, preziosi alleati antiossidanti e antitumorali. E poi c’è l’intramontabile Carnaroli, ideale per risotti e ricette tradizionali, e ancora l’Apollo, il riso aromatico caratterizzato dal chicco lungo».
Grazie all’ingente impegno che hanno posto nella ricerca e nella cura di ogni prodotto, iFerrari arrivano al grande pubblico con una linea di prodotti a firma “I Chicchi d’Angelo”, che consiste di quattro referenze di riso italiano di alta qualità: Venere, Ermes, Apollo e Carnaroli.
Venere è il riso tutto italiano dal chicco nero, certificato con la propria filiera. Ricco di elementi nutritivi e di benefici per la salute, unico nel suo gusto, è perfetto per dar vita ai più svariati piatti unici da servire caldi o freddi, in tutte le stagioni. Ma non solo: sarà un’ottima base anche per dar vita a delle crocchette di riso “differenti”, come la Venere Nera di Fabio Campoli. Guarda la video ricetta.
Ermes è il primo riso rosso integrale italiano. Aromatico e profumato, fonte di fibre, è caratterizzato dal pericarpo rosso ricco di antociani, potenti antiossidanti. Ha un sapore particolare ed un gusto dalle note delicatamente dolci, che si adatta ad ingredienti dal gusto deciso, dalla carne al pesce, fino ai legumi. Anche il riso Ermes si presta ottimamente per piatti unici, poke bowls, cotture pilaf. Un esempio? Il Riso rosso integrale con pollo e peperoni di Fabio Campoli. Guarda la video ricetta.
Apollo è un riso davvero sorprendente: aromatico e dal chicco lungo, somiglia ad un riso di varietà asiatica ma è tutto italiano. Si mostra davvero perfetto per preparare arancini e supplì, la paella, le insalate di riso e non per ultimo il sushi, come il Roll di riso, prosciutto e melone di Fabio Campoli, buono anche da preparare con il melone invernare per stupire sulla tavola delle feste. Guarda la video ricetta.
Carnaroli è la varietà più rinomata per la preparazione del re risotto. L’alto contenuto di amilosio permetterà di mantecarlo aggiungendo pochi grassi. Un riso ottimo anche per timballi e torte salate (ma anche dolci), e che gli ingredienti aggiunti siano più tradizionali o più creativi, il risultato sarà sempre un grande successo. Lo dimostra il Risotto alla rucola, vongole e kiwi di Fabio Campoli! Guarda la video ricetta.
E perché non pensare ai preziosi “Chicchi d’Angelo” firmati da IFerrari anche come regalo di Natale originale? Un modo diverso per donare in perfetto stile italiano, per valorizzare i nostri tesori gastronomici nazionali all’insegna dell’autenticità, del buon gusto… e della solidarietà. Quest’anno, infatti, l’azienda IFerrari sostiene il progetto dell’O.S.V.I.C “Sardegna per il Kenya”, in difesa del diritto al cibo di qualità e dei lavoratori della terra, con l’iniziativa “Con il riso doniamo il sorriso”.
Scritto da Sara Albano
Laureata in Scienze Gastronomiche , raggiunta la maggiore età sceglie di seguire il cuore trasferendosi a Parma (dopo aver frequentato il liceo linguistico internazionale), conseguendo in seguito alla laurea magistrale un master in Marketing e Management per l’Enogastronomia a Roma e frequentando infine il percorso per pasticceri professionisti presso la Boscolo Etoile Academy a Tuscania. Dopo questa esperienza ha subito inizio il suo lavoro all’interno della variegata realtà di Campoli Azioni Gastronomiche Srl, , dove riesce ad esprimere la propria passione per il mondo dell'enogastronomia e della cultura alimentare in diversi modi, occupandosi di project management in ambito di marketing e comunicazione e consulenza per il food service a 360°, oltre ad essere il braccio destro di Fabio Campoli e parte del team editoriale della scuola di cucina online Club Academy e della rivista mensile Facile Con Gusto.
Io li ho assaggiati seguendo le ricette di Fabio. Sono ottimi davvero e consiglio a tutti di acquistarli e provarli, anche perchè così aiutiamo Ferrari - OSVIC per il Kenia. Saluti a tutti i fans di Fabio e di PRO.DI.GUS Elena
I risi Ferrari sono davvero ottimi, sotto tutti i punti vista, quindi sia dal punto di vista gastronomico che economico, perché hanno un ottimo rapporto qualità prezzo e risultato in cottura, nelle diverse ricette di Fabio e in quelle molto più modeste delle nostre case. Io ho provato le ricette di Fabio Campoli e la soddisfazione è stata grande, grazie alla guida delle video ricette. Ho imparato anche che il riso Venere e quello Ermes sono totalmente italiani. Saluti a Fabio e allo staff, oltre che a tutti gli affezionati lettori di PRO.DI.GUS Luciano