Migliorare l’approccio dei bambini a tavola

Le idee dei pediatri SIPPS e della Child feeding guide per trovare nuove strade per far mangiare ai bambini tanti cibi diversi con gradualità

Migliorare l’approccio dei bambini a tavola

Gli individui, si sa, sono tutti diversi fra loro: ciò emerge ancor più in epoca infantile, quando ad esempio ci sono genitori che hanno la fortuna di avere a che fare con bambini che mangiano ogni genere di alimento senza fare troppi capricci, ed altri che invece si preoccupano e s'impegnano quotidianamente con figli che non mangiano carni, pesci, o come ancor più di frequente accade, la frutta e la verdura. 

Attuale i giusti atteggiamenti, che non si rivelino controproducenti e "ad effetto contrario", non è così semplice: per questo di recente, per venire in aiuto ai genitori più preoccupati, un gruppo di psicologhe del comportamento di due università britanniche hanno pubblicato la Child feeding guide, ovvero la guida alla nutrizione infantile, attraverso la messa online di un portale interamente dedicato.

Tra i consigli forniti sul sito, si parte da quello di inserire gli alimenti poco graditi dal bambino in contesti di gioco: fargli colorare delle immagini o modellare a mano la frutta e gli ortaggi, renderli più appetibili attraverso composizioni colorate e giocose nel piatto, possono essere tra gli espedienti che a lungo termine si riveleranno più utili. Così come anche coinvolgere i piccoli nella spesa, in cucina o nella cura quotidiana di un piccolo orto, può essere d'aiuto per abbassare il loro livello di diffidenza e farli entrare a diretto contatto con la natura e tutto quello che di buono ci offre. 

Ma un altro consiglio importante per i genitori, sta nel non desistere ai primi rifiuti di determinati cibi: bisogna evitare di fare pressioni sul bambino scatenando pianti e litigi, che s'imprimerebbero nella sua memoria come esperienze negative associate a quel determinato alimento. Ma al contempo, occorre avere costanza: oltre al sito britannico. lo ricordano anche i medici della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), affermando che abituarsi al cibo è un pò come imparare le tabelline per un bambino. Con questo paragone si intende invitare il genitore a fare prove di somministrazione ravvicinate nel tempo, sempre ponendosi con atteggiamento positivo, proprio come si fa nel seguire un bambino nell'imparare a memoria tabelline e poesie. 

Inoltre, i pediatri italiani ricordano ai genitori di non andare in crisi se il bambino rifiuta di mangiare o mangia poco mettendo i propri gusti davanti ad ogni cosa: non accadrà nulla se andrà a letto a digiuno o quasi, anzi, in questo modo sarà lui stesso in tutta probabilità ad interrompere presto "la catena" adattandosi a mangiare ciò che si ritrova effettivamente davanti in tavola. Evitate inoltre di abituarlo troppo alla cucina di "pasti personalizzati": puntate a trasmettere il concetto di famiglia anche nella scelta degli alimenti giusti per tutti per nutrirsi in modo uguale ma sempre sano, vario ed equilibrato. 


Fonte: Il fatto alimentare

Scritto da Redazione ProDiGus

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