E allora… mango!

Le produzioni italiane sono cresciute esponenzialmente nel giro di soli 5 anni, anche grazie al successo della cucina etnica

E allora… mango!

I cibi esotici continuano ad aumentare il loro appeal: lo dimostrano le statistiche relative ai consumi di alimenti che provengono da paesi lontani.

Secondo Just Eat le vendite di mango hanno fatto registrare una crescita del 70% solo nell’ambito della consegna di cibo a domicilio. I corrieri hanno consegnato circa 3.000 chili di mango lungo l’arco dell’anno nelle sole case degli italiani.

Sono soprattutto le preparazioni etniche che fanno crescere i consumi di questo genere di alimenti. Tra sushi e pokè, i piatti a base di pesce crudo che vanno alla grande in tutto lo stivale, a vincere la battaglia del gradimento, quest’anno sembrerebbe essere proprio la preparazione hawaiana, che richiede l’utilizzo del mango, almeno in alcune delle sue versioni.

Il frutto tropicale si abbina perfettamente anche con le tartare di carne e con il pollo, ma è indispensabile anche in gelateria, ed è impiegato come ingrediente nelle maxi insalate tanto gradite durante i periodi particolarmente caldi. Gli italiani lo consumano inoltre nelle macedonie e lo utilizzano sempre più di frequente per preparare degli ottimi frullati.

Naturalmente le città dove il mango è più gettonato sono le grandi metropoli, luoghi che consentono anche di avere accesso agli ordini di cibo sia crudo, sia cotto on line. Questo genere di frutti una volta arrivava in Italia dall’estero, oggi il Belpaese conta centinaia di ettari coltivati a frutti esotici.

La Coldiretti testimonia che le coltivazioni italiane di frutti tropicali sono favorite anche dal cambiamento climatico, in brevissimo tempo (cinque anni in tutto), si è passati infatti da qualche ettaro coltivato a 500 su tutta la superficie della penisola. Un bel balzo in avanti, favorito anche dalla richiesta sempre crescente di questo genere di prodotti, da parte dei consumatori.

Il mango non è l’unico frutto tropicale coltivato nel nostro paese, a fargli compagnia ci sono l’avocado, il frutto della passione, lo zapote nero, la sapodilla e il litchi.

Colture che rappresentano un risultato ancora più interessante se si considera che ad occuparsene sono soprattutto i giovani, le nuove leve di agricoltori. Persone che hanno anche un corso di studi universitario alle spalle, che hanno saputo individuare un angolo di mercato rimasto sguarnito e potenzialmente molto florido.

Buon mango a tutti.


Fonte: ANSA

Scritto da Redazione ProDiGus

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