Le origini del Ginger Bread

Da dove proviene la tradizione anglosassone degli omini di pan di zenzero natalizi?

Le origini del Ginger Bread

C’era una volta…l’omino di pan di zenzero, meglio conosciuto in inglese con l’appellativo di ginger bread.

Questi biscotti tipicamente speziati e solitamente a forma di omino, il cosiddetto gingerbread man (ma anche di altre forme natalizie come stelle, alberi e fiocchi di neve) sono un’evoluzione del più semplice pan di zenzero diffuso in tutta l’Europa del Nord. 

Ma il successo di questo dolcetto non è legato solo al suo sapore distintivo, ma anche ad una storia particolare, che ha contribuito a renderlo celebre e a consentirgli persino di varcare i confini della cucina per approdare sul grande schermo (basti pensare al personaggio del cartone animato Shrek).

Le sue origini in realtà sono avvolte nel mistero: c’è chi sostiene che questo biscotto speziato nasca in Armenia nel X secolo d.C., per poi essere “esportato” dai monaci in tutta Europa.

Secondo un’altra versione, invece, il ginger bread sarebbe nato nel XVI secolo in Gran Bretagna, più precisamente alla corte di Elisabetta I che avrebbe particolarmente amato preparare i gingerman per i suoi ospiti, in modo che ricordassero le loro stesse sembianze. 

Ma esiste una terza versione della storia che svela l’origine di questo dolce tipico, una vera fiaba tramandata soprattutto nel Nord Europa dalla tradizione popolare come storia per bambini.

E in alcune versioni s’intreccia persino con la leggenda di Babbo Natale.

“Run, run as fast as you can. You can’t catch me, I’m the Gingerbread Man” 

E’ questa filastrocca celebre nel mondo anglosassone che racchiude la leggenda fiabesca. Si narra che in una casetta sperduta in un bosco vivesse una coppia di anziani coniugi; mentre la donna era intenta nella preparazione dei biscotti allo zenzero a forma di omini,  sentì proprio uno di questi chiamarla dal forno chiedendole aiuto. 

Fu così che ella aprì il forno, ma il furbo omino dimostrò di non aver fatto altro che escogitare il miglior piano per fuggire nel timore di esser mangiato. Una volta fuori dal forno esclama dunque la frase riportata sopra: 

“Corri, corri più veloce che puoi. Tanto non mi prenderai, sono l’omino di pan di zenzero”.

Nel corso della fuga l’omino di pan di zenzero dovette scampare numerosi pericoli, in quanto il suo essere appetitoso faceva sì che chiunque lo incontrasse volesse mangiarlo, e per questo con tutti iniziava a scappare, per ripetere sempre la stessa cantilena “Corri, corri più veloce che puoi…”.

Un giorno l’omino di pan di zenzero si trovò davanti a un torrente, e dovette soffermarsi a trovare una soluzione per attraversarlo, per evitare di inzupparsi irrimediabilmente. Fu qui che incontrò una volpe, che gli offrì aiuto rendendosi disponibile a trasportarlo sul suo dorso fino alla sponda opposta. 

Quando furono arrivati a metà del tragitto, immersi nel cuore del torrente, la volpe disse al biscotto:

“L’acqua qui è più profonda, e se ti bagni ti scioglierai, arrampicati fino al mio naso così sarai al sicuro”.

L’omino ingenuo si fidò così dell’animale astuto…che se lo mangiò in un sol boccone!

Scritto da Redazione ProDiGus

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