Le pale della Crusca

Ciascun membro dell’Accademia della Crusca possedeva una speciale pala, contraddistinta da un nome, un'immagine e un motto

Le pale della Crusca


Schede delle Pale “Affamato” e “Asciutto”, immagini tratte dal sito ufficiale dell’Accademia della Crusca

Perché si chiama Accademia della Crusca? L’idea di base della denominazione si fondava sull’ autentica lingua italiana paragonata alla farina buona separata dalla crusca del chicco di grano: la necessità ai tempi della sua nascita era infatti proprio quella di attuare una “pulizia” nelle impurità d’uso corrente della nostra lingua. Per questo motivo nel tempo l’Accademia si è legata anche alla collezione di oggetti tipicamente connessi alle lavorazioni del grano, dalla coltivazione in campo fino alla macinatura e la panificazione. 

Lo conferma anzitutto il simbolo vero e proprio della stessa, ossia il cosiddetto frullone (antico strumento atto per l’appunto a separare crusca e farina), nonché le “gerle” situate nella Sala delle Pale della Villa Medicea di Castello a Firenze (dove ha sede tutt’oggi l’Accademia della Crusca), ovvero le sedie da cerimonia riservate agli Accademici, realizzate sin dal 1642 con una sporta da pane rovesciata e al cui interno poi, grazie a un’idea di Leopoldo de’ Medici, venne sistemata una pala che fungeva da poggia schiena

Oltre alle gerle, nella Sala delle Pale si trova anche, per l’appunto, un’ampia collezione di 152 pale in legno antiche. Appartenevano ai membri dell’Accademia nel periodo 1500-1600 d.C., per questo ciascuna portava il loro stemma personale con nome, un’immagine e un motto volto a descrivere e precisare le attitudini personali di un singolo accademico nel complesso progetto della Crusca. I motti sono tratti da versi di Dante Alighieri e Francesco Petrarca, ma non solo: scoprite di più approfondendo il tema sui link ufficiali che seguono. 

https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-sala-delle-pale/6943
https://accademiadellacrusca.it/it/pale


 

Scritto da Redazione ProDiGus

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