Un’alternativa originale per la buona tavola: scopriamo le buone proprietà e che sapore ha la carne di struzzo
Rosso piacere di primavera
Siamo in primavera, e le fragole sono già comparse sulle bancarelle dei fruttivendoli, suscitando in noi la voglia di assaporare la freschezza di questo frutto, magari tornando a quando da piccoli la mamma ce le serviva con zucchero e limone o meglio ancora con la panna montata!
La fragola è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee (come la pera, la mela, la pesca, l'albicocca, la susina, ecc), al genere Fragaria e alla specie F. vesca. E' una pianta che non ha particolari necessità climatiche, essendo rustica e adattandosi bene alle diverse latitudini, ad esclusione dei paesi troppo caldi o troppo freddi. Il suo adattamento è dovuto alla presenza nel genere Fragaria di più di venti varietà, ognuna adatta a un particolare clima.
I terreni maggiormente vocati per la fragola sono quelli pianeggianti, con acqua che drena facilmente e non crea ristagni, nonché i suoli non compatti, ricchi di humus e con possibilità di irrigare la pianta durante la vegetazione. Il terreno dove per la fragola dovrà essere pacciamato, cioè coperto con dei teli di plastica nera, forati per alloggiare le piantine: la pacciamatura ha lo scopo di non far crescere le erbe infestanti, non far perdere acqua al terreno lungo la fila delle piantine, evitare il contatto dei frutti con il terreno (rischio di muffe e altri guai che renderebbero il frutto non commerciabile), facilitare e velocizzare la raccolta - che ancora oggi è fatta manualmente.
La fragola si può coltivare in pieno campo ma anche in serra o tunnel riscaldato per la coltura anticipata. oppure ancora con la forzatura e la coltura verticale, finalizzate all'ottenimento di fragole completamente fuori stagione, da dicembre a marzo, e con notevoli produzioni per metro quadrato, visto che le fragole vengono coltivate su ripianti sovrapposti verticalmente in modo da moltiplicare artificialmente la superficie utile per la coltivazione.
I maggiori produttori mondiali di fragole sono la Cina con più di 3.700.000 quintali e gli USA con 1.420.000 tonnellate annuali.
La raccolta delle fragole viene effettuata manualmente, con notevole impiego di manodopera, visto che i molteplici tentativi di meccanizzare questa operazione sono miseramente falliti.
Nell'Italia settentrionale la raccolta delle fragole inizia a partire dai primi di maggio; nei tunnel, invece, si anticipa tale data di 15-20 giorni, mentre nel centro e nel sud Italia le date sono anticipate di 20-40 giorni e più. Le fragole si raccolgono con il calice e con un pezzetto di picciolo. Le fragole si raccolgono un po' prima della completa maturazione, specie se saranno avviate ai mercati esteri; si dovranno raccogliere asciutte per evitare che si imbrattino di terra durante la manipolazione conseguente alla raccolta. Le fragole raccolte bagnate di rugiada o di pioggia possono essere colpite da microscopici funghi parassiti che le distruggono in poco tempo rendendole non più idonee per la vendita e il consumo.
Il periodo utile di raccolta si protrae, normalmente, per 25-30 giorni; in molti fragolai però, dopo 15-16 giorni, specie quando la pezzatura dei frutti lascia a desiderare, si possono iniziare le raccolte per l'industria (depicciolato) e con queste consegne si esaurisce praticamente la raccolta del prodotto.
Oltre alle fragole selvatiche esistono numerosissime varietà di fragole coltivate, a cui ogni anno se ne aggiungono di nuove, tra le quali: Belrubi, di forma allungata; Pocahontas, di forma rotonda; Gorella, a forma di cuore; Carezza, a forma conica regolare; di grandi dimensioni; Alba, forma conica allungata, lucida, ottima produzione, maturazione precoce; Roxana, colore rosso intenso, ottima produzione, maturazione medio tardiva; Arosa, fragola rustica, forma rotondeggiante, resistente al tatto, media produzione; Darselect, colore rosso intenso, di grandi dimensioni, dal sapore molto dolce e un aroma da vera fragola; Sabrosa, varietà nata in Spagna da incroci naturali, da cui deriva l'italiana Candonga, molto coltivata attualmente in Basilicata nell’area di Policoro (MT).
Tutti parliamo di fragole ritenendo che siano dei frutti, ma se questo è vero dal punto di vista nutrizionale e alimentare, non lo è invece da quello botanico. Infatti, la fragola non è un frutto perché non deriva dalla trasformazione del gineceo del fiore, ma è un falso frutto perché a ingrossarsi, intenerirsi e colorarsi è il ricettacolo del fiore; la fragola è dunque una infruttescenza perché nel ricettacolo carnoso sono riuniti i veri frutti della pianta, che sono poi quei piccoli elementi che sentiamo sotto i denti come se fossero dei semi (anche se non sono dei semi ma i veri frutti detti acheni).
Le fragole oggi comunemente coltivate sono ibridi derivanti dall'incrocio tra varietà europee e varietà americane, o per essere più precisi tra le varietà europee e sudamericane, da cui sono state poi selezionate tutte le varietà attualmente coltivate.
Gli ibridi di fragola giunsero in Europa nel 1700, grazie al generale francese Frèzier di ritorno dal Cile, quando presentò il frutto al Re Sole a Versailles, chiedendo che venisse usata nei famosi giardini della reggia per il bel contrasto tra i frutti rossi e i fogliame verde. All'inizio, sorgendo dubbi sulla commestibilità dei frutti, la piantina di fragola fu usata solo a scopo ornamentale, poi si passò ad ottenerne un the e solo nel 1800 in Inghilterra si ottenne il primo ibrido commestibile, tale da far coltivare la fragola a fini commerciali.
V'è da dire però che la fragola era nota già al tempo dei Romani, ma certamente solo come pianta di bosco, pianta che secondo la leggenda sarebbe derivata dalle lacrime di Venere che piangeva la morte dell'amato Adone. Per questo motivo i Romani ritenevano le fragoline di bosco un frutto della passione (detto anche frutto di Venere o di Adone), non solo per la leggenda ma anche per il colore rosso e la forma di cuore. Durante il Medioevo la fragola di bosco fu vista come simbolo di tentazione (ovviamente carnale), tanto potente da trasformare in mostro chi ne avesse mangiato (si può pensare che tale convinzione fosse derivata dall'aspetto assunto da soggetti allergici alla fragola).
Vista la grande attrattiva delle fragole sia per i grandi che per i più piccoli, è bene seguire qualche consiglio per l'acquisto e la conservazione dei prelibati frutti rossi di Venere. Bisognerà sceglierle non troppo dure, nè troppo morbide, non pensiamo al profumo e al colore perché spesso entrambi gli elementi non denotano un frutto dolce e saporito. Certo sarà bene comunque preferire un colore rosso brillante, vista l'influenza del colore sul piacere del cibo! I frutti devono avere una superficie spessa e lucente, non scura (indice di guasti o di maturazione avanzata e disfacimento della polpa).
Le fragole vanno conservate in frigorifero, perché deperiscono rapidamente se non vengono riposte in un luogo particolarmente fresco. L'ideale sarebbe prenderle dalla loro confezione e trasferirle in un contenitore che lasci circolare l'aria e sia bello asciutto e pulito.
Dal punto di vista nutrizionale, 100 g di fragole apportano appena 33 kcal, con i loro 0,3g di grassi, 8g di carboidrati, 2g di fibra e 0,7g di proteine. Ottimo il loro contenuto in sali minerali (153mg di potassio, 1 mg di sodio, 16 mg di calcio, 13 mg di magnesio, 0,4 mg di ferro). Dunque le fragole possono rivelarsi uno spuntino facile e leggero o un dessert rinfrescante.
Dal punto di vista nutraceutico le fragole hanno proprietà antiossidanti grazie alla presenza di vitamina C (cinque fragole corrispondono a un'arancia), oltre che antinfiammatorie, sono ricche di vitamina A e vitamine del gruppo B. Il consumo di fragole nel giusto periodo aiuta il metabolismo basale, protegge i denti grazie alla presenza di xilitolo, zucchero che previene la formazione di placca dentale e carie, combatte la cellulite e l'ipertensione, rallenta l'invecchiamento delle cellule, aiuta nel dimagrimento con dieta in quanto è un alimento antifame e stimola la produzione organica di ormoni particolari che aumentano il consumo delle riserve adipose. Le fragole inoltre riducono l’assorbimento di amidi per cui sono in grado di controllare il livello di zucchero nel sangue e quindi di controllare meglio il diabete di tipo 2 e la formazione di grasso addominale.
Le fragole hanno anche un’elevata capacità di stimolare la liberazione del cervello da sostanze tossiche che favoriscono la riduzione delle funzioni cerebrali, come la memoria, e la comparsa di malattie mentali come l'Alzheimer e il Parkinson.
Note bibliografiche
- Bonciarelli, Coltivazioni erbacee, Edagricole
- Colture Protette, Edagricole
- Manuale dell'Agronomo, REDA
- www.riza.it
Photo by Sara Albano
Scritto da Luciano Albano
Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Bari nel 1978, ha svolto servizio come dirigente del servizio miglioramenti fondiari della Regione Puglia presso l’Ispettorato Agrario della città di Taranto. Appassionato di oli e vini, ha conseguito il diploma di sommelier A.I.S. e quello di assaggiatore ufficiale di olio per la sua regione.
Specializzato in Irrigazione e Drenaggio dei terreni agricoli presso il C.I.H.E.A.M. di Bari (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Mediterraneennes)" . Iscritto all'Ordine dei Dottori Agronomi della Provincia di Taranto. Iscritto nell'Albo dei C.T.U. del Tribunale Civile di Taranto

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