Chi l’ha detto che non si può? Ecco i nostri consigli per le migliori tipologie enologiche da sorseggiare gustando la principessa del forno italiano, la pizza
Fare colazione all’estero rappresenta per gli italiani una vera attrazione turistica. Con alte potenzialità di valorizzazione commerciale
La prima buona abitudine della giornata dovrebbe essere una sana e gustosa colazione. Qualche volta invece si tende a saltarla, sottovalutandone l’importanza e il ruolo che gioca anche nella regolazione dell’umore.
Un risveglio seguito da una rapida preparazione ad uscire di casa, senza passare per la cucina, significa avviarsi ad attraversare una giornata con un grosso svantaggio. Un po’ come prendere l’automobile e pretendere di fare dei chilometri con il serbatoio quasi a secco.
Alcuni paesi anglosassoni o del nord Europa attribuiscono invece il giusto peso al primo pasto della giornata, apparecchiando tavole cariche di meraviglie. Le stesse che gli italiani prediligono quando sono in viaggio all’estero, scegliendo di fare quasi sempre una colazione locale per assaggiare i prodotti del posto.
Ma è più importante mangiare tanto o mangiare bene? La risposta è scontata, anche per quel che riguarda la colazione.
In realtà la colazione rappresenta anche una sorta di biglietto da visita della tipicità gastronomica di un paese. Il Rapporto sul Turismo enogastronomico di Roberta Garibaldi restituisce un dato importante: anche il breakfast time è un traino per il turismo e mostra sempre più concretamente di poter diventare un elemento strategico per la gestione delle strutture ricettive.
Gli italiani, in particolare, sono disposti a pagare anche un sovrapprezzo quando viaggiano, pur di avvicinarsi ad una prima colazione a base di prodotti tipici del luogo in cui si trovano. Il 63% di loro ha dichiarato di essere disposto a pagare anche 3 auro in più per accedere ad un primo pasto tipico, il 43% degli italiani si spinge fino a considerare possibile spendere anche 5 euro in più pur di cominciare la giornata secondo le consuetudini del paese ospite.
Una categoria a parte è quella dei turisti enogastronomici, ovvero quelle persone che viaggiano con l’obiettivo principale di esplorare le cucine del mondo. In Grecia, ma anche in Italia esistono dei programmi studiati ad hoc per questo genere di visitatori, e non solo; progetti che puntano a migliorare l’offerta gastronomica per i turisti, proprio a partire dal pasto apripista della giornata. E allora: buona colazione a tutti, ovunque vi troviate!
Fonte: ANSA
Scritto da Redazione ProDiGus
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