Com’è cambiata la colazione al bar nell’ultimo ventennio e come distinguersi dalla massa seguendo pochi semplici principi
Cosa rappresentano i confetti e da dove proviene la tradizione di regalarli agli invitati?
Leopardi, Carducci, Verga, Pascoli e D’annunzio: tanti celebri poeti italiani hanno citato i confetticome sfiziosità dolci indispensabili per arricchire già da secoli pranzi importanti e cerimonie solenni.
La tradizione dei confetti ha origini antichissime, che risalgono agli antichi romani: gli invitati, in occasione delle nozze, regalavano agli sposi dei confetti preparati con mandorle, farina e miele, come simbolo di prosperità e fortuna.
Ma per l’invenzione dei confetti veri e propri si dovettero attendere ancora molti secoli: essi nacquero intorno al 1400 a Sulmona, dando il via ad una produzione divenuta sempre più nota.
Al contrario degli antichi romani, la tradizione moderna vuole che siano gli sposi a regalare i confetti ai propri invitati.
A tal proposito: li avete mai contati?
Il loro numero è sempre pari a cinque. E non si tratta di una semplice convenzione, ma di una tradizione che cela in sé il simbolo di un augurio per ognuno dei confetti: felicità, prosperità, ricchezza, salute e longevità.
E’ curioso inoltre che ad ogni festività corrisponda un colore differente dei confetti.Esiste infatti un vero “codice del confetto” che lo differenzia per colore in base all’occasione di festeggiamento: bianco per il matrimonio, ad indicare la purezza della sposa; rosa o azzurro in occasione dei battesimi, ad augurare futura elevatezza morale; e ancora colororo o argento per celebrare le omonime nozze, rossi per le lauree e verdi per lo scambio delle promesse matrimoniali.
Scritto da Redazione ProDiGus
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