L’albero Imperatrice

Una specie vegetale in grado di depurare - 10 volte più delle altre - non solo l’aria, ma anche il suolo sul quale cresce

L’albero Imperatrice

Non un politico, un manager o uno scienziato: un’adolescente svedese, il cui volto è ormai familiare in ogni angolo del mondo, è la persona dell’anno, secondo il magazine americano Time. E mentre i giovani si sforzano di farsi ascoltare dagli adulti e di convincerli a modificare le politiche nazionali, gli alberi continuano, in ogni angolo del mondo, ad essere sacrificati. La loro presenza nei nostri ecosistemi è da preservare, perché le piante sono il migliore alleato dell’uomo contro l’aumento dei livelli di anidride carbonica, lo strumento d’eccellenza per depurare l’aria.

Fra le tante specie che la terra ospita, alcune riescono ad assolvere questa funzione meglio di altre. Alberi con notevoli capacità filtranti, come i pioppi, che depurano la terra nella quale crescono. E poi c’è lui: una sorta di supereroe vegetale. Un albero in grado di assorbire anidride carbonica anche dieci volte più degli altri. Si tratta del kiri, altrimenti detto albero Imperatrice. Questa pianta miracolosa ha origine in Cina e in Giappone; a partire dal XVII secolo viene importata in Occidente, dove diviene, per la sua rigogliosità e bellezza, un albero da ornamento. Paulownia Tormentosa è l’altro nome con il quale è noto.

Il suo legno, forte ma flessibile, viene impiegato anche per la costruzione degli strumenti musicali, o per la realizzazione di mobili e componenti edili. Questa pianta cresce tanto rapidamente che in soli tre anni si può sviluppare, raggiungendo i 20 metri d’altezza. Nel 2011 l’albero imperatrice è entrato nel Guinness dei primati, proprio grazie alla sua capacità di crescere velocemente. Depura l’aria, e come i pioppi e altre specie vegetali, anche il terreno. Proprio come Greta Thunberg, anche quest’albero è diventato un simbolo della lotta all’inquinamento, al riscaldamento globale.

Il kiri è buono, considerato il beneficio che reca all’ambiente, ed è anche bello: in primavera i suoi rami si coprono di fiori rosa o lilla. Preservare queste specie vegetali, difendere la natura dalle conseguenze dei comportamenti umani, fin qui sbagliati, dovrebbe essere un bisogno, prima ancora che un dovere di tutti. La coraggiosa e instancabile sedicenne Greta Thunberg fa scuola.


Fonte: Curioctopus

Scritto da Redazione ProDiGus

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