La carne… al bicchiere

Da Manhattan approdano anche da noi i cocktail a base di carne, frutto di una speciale quanto innovativa tecnica

La carne… al bicchiere

Se il vostro DNA è fortemente carnivoro, tenetevi forte: presto potrete gustare la carne anche nel bicchiere.

Arriva direttamente da Manhattan il cocktail a base di carne, che farà storcere il naso agli animalisti e a quanti, anche nella comunità scientifica, consigliano una dieta basata su un ridotto consumo di proteine animali. Ma non è ancora chiaro, in realtà, se l’assunzione di questa stravagante bevanda possa tradursi in un incremento, nel sangue, di grassi animali.

Il drink alla carne, da poco approdato in un noto ristorante di Monza, è il frutto della cosiddetta mixology, una sorta di “filosofia” ispirata alla cultura dei barman dell’ inizio del XX secolo, che fa dell’arte del saper miscelare bevande e aromatzzanti, appunto, il proprio punto di forza.

Siamo ben chiari: nel cocktail a base di carne non troverete mai la bistecca intera, naturalmente, ma un estratto ottenuto con la tecnica del “fat washing”, ovvero il lavaggio dei grassi. I due termini, quasi in contrasto tra di loro, danno sicuramente vita ad una definizione ai limiti del paradosso.

La procedura darebbe al palato la possibilità di percepire il sapore tipico del grasso animale, senza che ciò comporti berlo. Il sapore così ottenuto viene sapientemente miscelato con l’alcol, generalmente whisky. Anche i tagli di carne impiegati sono dei più diversi.

Il cocktail a base alcolica, sottolineano i suoi creatori, è preparato sposando i grassi animali a quelli vegetali, come già sottolineato, fusi, mixati e successivamente separati, attraverso la tecnica del congelamento.

A guarnizione del bicchiere colmo della bizzarra miscela può esserci una fettina di bacon croccante, accompagnato dalla scorza d’arancia.

La voglia di stupire non conosce confini, forse però in alcuni casi si spinge troppo in là. Certo è che questa novità è piaciuta subito agli americani, neanche a dirlo, e si è già guadagnata un posto speciale anche tra le drink list dei locali italiani più inclini alle nuove tendenze.

Good Manners è il drink a base di bacon più apprezzato al bancone, come ai tavoli, ma non mancano altri generi di cocktail preparati sempre con la tecnica del fat washing: quello al burro e salvia, per esempio, che evidentemente richiama il noto piatto a base di tortellini.


Fonte: ANSA

Scritto da Redazione ProDiGus

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