Frittelle... da non mangiare intere

Si chiamano paparajotes, sono tipiche della Murcia spagnola e hanno il sapore di limone e cannella: ecco come sono fatte

Frittelle... da non mangiare intere

In giro per il mondo, capita che alcuni piatti tipici vengano utilizzati per far sorridere la gente locale mettendo alla prova i turisti davanti ad assaggi piuttosto particolari. In Italia viene in mente il caso dei carciofi arrostiti tipici dell’Agro Nocerino Sarnese (serviti da tradizione nel giorno della festa della Madonna delle Galline a Pagani nel mese di aprile), che all’avventore più novizio capita non poco spesso di addentare interi mentre questi vanno invece consumati “succhiando” dalla base ogni foglia accuratamente distaccata con le dita ed eliminando la parte apicale più fibrosa e ben poco masticabile. 

E qualcosa di similare accade anche in Spagna, in particolare nella regione del sud denominata Murcia, dove si consumano i paparajotes, un dolce tipico a base di foglie di limone che vengono immerse in una pastella a base di uova, latte e farina e poi fritte prima di essere servite cosparse di zucchero a velo ed una spezia irrinunciabile nella pasticceria iberica: la suadente cannella

La ricetta sarebbe stata introdotta nel territorio durante la dominazione araba: si trattava di un dolce semplice ed economico tipico delle genti di campagna che conducevano orti e fattorie, e ancora oggi amano accompagnare i paparajotes con del caffè più o meno “lento”. Il nome del dolcetto è ancora oggi avvolto nel mistero, ma di certo ancor oggi i paparajotes sono immancabili per celebrare le feste primaverili - come il Bando degli Orti (Bando de la Huerta - https://www.spain.info/it/eventi/bando-huerta/) che si svolge ogni mese di aprile – accanto a buñuelos e matasuegras, anch’essi rigorosamente fritti e serviti con crema pasticcera o creme al cioccolato. 

Ma il tempo dei paparajotes prosegue fino a settembre, quando gli agrumeti allestiscono le cosiddette barracas, delle piccole “caserme” che offrono pasti tradizionali della gastronomia murciana tanto agli abitanti del luogo quanto a turisti e curiosi. Anche qui si possono gustare le frittelle alle foglie di limone in pastella quale cibo distintivo… ma sempre ponendo attenzione a non farsi ridere dietro dai locali. Le foglie di limoni sono infatti molto ardue da masticare nonché amare, e non sono fatte per essere mangiate: lo scopo del loro utilizzo è quello di conferire il loro delicato aroma alla pastella. 

Se vi capitasse di avere la fortuna di assaporarli, dunque, afferrate i paparajotes dal picciolo, estraete la pastella ed assaporate esclusivamente questa “frittella” di involucro croccante, zuccherino e profumato. E attenzione a non confondere la versione dolce con quella salata: esistono infatti sempre nella regione di Murcia, in particolare nella cittadina di Totana, i totaneros paparajotes, del tutto diversi poiché costituiti da ceci schiacciati, baccalà, aglio e prezzemolo lavorati con uova e poi soffritti in padella… ma senza dubbio, ugualmente da provare!

Photo by Wikimedia Commons

Scritto da Redazione ProDiGus

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